VACCINAZIONE COVID: UNA PERICOLOSA BATTUTA DI ARRESTO
di Gianvincenzo D’Andrea – Alcuni dati sulla pandemia COVID diffusi ultimamente dall’Istituto Superiore di Sanità non sono molto confortanti. A fronte di un numero di casi ormai stazionario (con minime oscillazioni), i ricoveri stanno aumentando.
Sul perché di questi riscontri vale la pena ripetere quanto già detto in altre occasioni.
Un virus che riesce a circolare nella popolazione in modo più rapido grazie alla elevata contagiosità delle attuali varianti non può essere affrontato con l’atteggiamento di scarsa responsabilità (individuale e collettiva) che si vede in giro.
Quale vantaggio c’è nel non indossare la mascherina facciale di protezione quando si accede in locali al chiuso o quando si sta a distanza ravvicinata con estranei?
Peraltro , visto che in tanti ormai ritengono che sia molto più conveniente gestire in modo personale l’infezione COVID e il periodo di isolamento (facendo,così, aumentare , il rischio di un contagio diffuso) quale sicurezza si ha di non incappare in qualche “diffusore di virus” e quindi portare il Sars CoV2 nel proprio ambito familiare?
Infine varrebbe la pena capire su quali elementi si basi la convinzione ( completamente sbagliata, ma attualmente assai diffusa) che ora il contagio del virus Sars CoV2 non sia più pericoloso per nessuno , ma resta il fatto che il numero di coloro che intendono proteggersi al meglio dal COVID appare desolatamente basso.
Una conferma inequivocabile di quanto appena detto viene data ,come dicevo all’inizio , dall’Istituto Superiore di Sanità in merito alla vaccinazione COVID.
Ebbene il numero dei soggetti che hanno effettuato la quarta dose di vaccino si attesta intorno al 25 % della popolazione.
Come si vede si tratta di un dato non proprio esaltante che si registra nonostante le ripetute segnalazioni, da parte di tutte le istituzioni sanitarie del nostro Paese,sulla progressiva riduzione dell’immunità prodotta dal vaccino a distanza di 4/6 mesi dalla somministrazione ; ragion per cui sarebbe opportuno effettuare le necessarie dosi di richiamo.
Ed anche fra coloro per i quali è stata consigliata la quinta dose la percentuale di vaccinati è desolatamente bassa.
Cosa può fare, allora , ognuno di noi per evitare che il periodo delle prossime festività sia compromesso da uno sgradito e fastidioso incontro con il COVID?
Continuare a rispettare le ormai ben note regole di prevenzione ( mascherine FFP2, lavaggio delle mani ecc.) e sopratutto , per chi non l’avesse ancora fatto, effettuare subito la dose vaccinale di richiamo ; una misura assolutamente indispensabile per rafforzare la protezione immunitaria contro il COVID.
Come si vede si tratta di azioni semplici basate su un elementare buon senso e metterle in pratica non costa nulla..
Diciamo sempre che teniamo molto alla nostra salute; allora dimostriamolo!