ANCORA TEMPI LUNGHI PER LA RIAPERTURA DELL’EREMO DI SANT’ONOFRIO
Si allungano i tempi di riapertura dell’eremo di Sant’Onofrio e del piazzale sottostante. Lo ha annunciato indirettamente la stessa amministrazione comunale con un post sui social in cui ha reso noto che le famose navette bus che dovevano svolgere il servizio di collegamento tra la città, l’Abbazia celestiniana e il piazzale dell’eremo saranno utilizzate per garantire i collegamenti in città ai viaggiatori del Treno dei Parchi.
“Un servizio indispensabile che l’Amministrazione ha voluto attivare in sinergia con i treni storici della Transiberiana, in vista delle prossime festività, con particolare attenzione ai week end, offendo ai viaggiatori un passaggio in centro con mezzi moderni ed efficienti. Siamo sul binario giusto per una città a misura di turista, nel segno della sostenibilità”, recita il post. Se per l’amministrazione comunale è questo il binario giusto non lo è sicuramente per i tantissimi turisti che continuano ad arrivare a Sulmona per visitare i luoghi cari al Papa del “Gran Rifiuto”, e che trovano la strada sbarrata ormai da oltre due anni per lavori che dovevano durare solo sei mesi. “I lavori sono ultimati manca solo l’approvazione da parte della soprintendenza alla variante eseguita dalla ditta appaltatrice a lavori in corso, avevano garantito mesi fa dal Comune. Ma, ad oggi, il via libera della soprintendenza ancora non c’è.
Nell’ultimo sopralluogo sembrerebbe che ci sia stato un nuovo stop e delle nuove prescrizioni che riguarderebbero il tortuoso sentiero che dal piazzale arriva fin sull’eremo e quindi alla chiesa e alla grotta rifugio di Frà Pietro da Morrone. Il passamano di protezione che rende più sicuro il sentiero, in molti tratti non ci sarebbe e in altre, non rispetterebbe i livelli di sicurezza. Tant’è che ora la ditta incaricata dei lavori dovrà provvedere a rispettare le nuove prescrizioni. Tutto questo, inevitabilmente, comporterà un ulteriore slittamento della consegna dei lavori, tanto da dirottare i due pulmini acquistati grazie ai fondi Masterplan e destinati proprio a collegare l’abbazia celestiniana e quindi l’eremo e Campo 78 con il centro della città, sul Treno dei parchi e sui turisti alloggiati nei vari alberghi e bed & breakfast della città per portarli da piazzale Di Bartolomeo allo scalo ferroviario, almeno fino al prossimo mese di giugno quando, si spera, dovrebbero essere ultimati sia i lavori in corso a piazzale della stazione che quelli sull’eremo.