VISTI IN CHIESA E IN GINOCCHIO I CARABINIERI NON FANNO PAURA
di Luigi Liberatore – Sono credente, ma pessimo professante. Eppure , all’imbrunire, sono andato in chiesa. Più che per una esigenza spirituale, per curiosità giornalistica: in piazza, davanti al sagrato della chiesa di Castel di Sangro, erano ferme un paio di “gazzelle” dei carabinieri, dimodochè sono stato spinto a varcare il portone della cattedrale. La chiesa era piena di carabinieri, soprattutto in divisa, e di molti “laici” che occupavano i banchi ai lati della navata. Anche in chiesa si parla, seppure sottovoce, sicchè sono riuscito a sapere che si diceva messa per la celebrazione della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, e allora sono rimasto in piedi per tutto il tempo della funzione; con l’animo che vagava altrove ma con gli occhi su quella distesa di fiamme d’argento che si alzava o si inginocchiava secondo le disposizioni del parroco. Ha letto la preghiera del “carabiniere” una elegantissima militare, in divisa ovviamente, e poi è toccato al comandante della Compagnia di Castel di Sangro, il maggiore Fabio Castagna, commemorare, con voce decisa quanto quella del celebrante, l’anniversario della battaglia di Culqualber: un caposaldo in terra d’Africa difeso fino alla morte nel 1941, per cui fu conferita all’Arma medaglia d’oro al valor militare. Dalla circostanza ho tratto una conoscenza: quell’eroico fatto d’armi; e poi una piacevole impressione: che i carabinieri, visti in chiesa e in ginocchio, non fanno paura come quando alzano la paletta e ti fermano per strada. Per il mio animo ho guadagnato poco o nulla: non ero lì per pregare, anche perché non so come si fa.
Chissà quanti di questi militari erano lì “spontaneamente e per “Credo”, come i restanti “fedeli” in maggior parte fidelizzati.
Ad ogni buon modo ad ognuno la propria professione e specializzazione, il parroco per la sua amministrata funzione, i fedeli (tutti) per la dimostrazione di fede, i Carabinieri per il rinforzo del giuramento prestato, per i puri curiosi l’appagamento della esperienza vissuta.
Amen.
P.s.: Curiosità, a fine funzione le “gazzelle” erano ancora lì o dal sagrato si sono pian pianino spostate negli appositi stalli?