SPERIAMO CHE ANTONIETTA LA PORTA FACCIA TENEREZZA MA NON LA FURBA!
di Luigi Liberatore – Avrei voluto non tornare sull’argomento, ma il consigliere regionale della Lega, la sulmonese Antonietta La Porta, mi ci ha condotto quasi per mano. Ho capito perché. Perché il suo stesso rappresentante politico al governo, Matteo Salvini, il quale mi è antipatico come le bugie che dice, è rimasto silente rispetto alla sua idea di sclassificare le autostrade abruzzesi, A24 e A25, rapportandole a strade di veloce percorrenza e, in questo caso, ad utilizzo gratuito. Io pure sono un sentimentale, una specie di romantico scampato al positivismo, tuttavia avevo ritenuto che la tesi sostenuta, sebbene tempo addietro e in maniera irragionevole, recasse in sé un elemento non trascurabile: la inattuabilità. Lo scrissi. Il consigliere regionale La Porta ci aveva fatto capire, prima delle elezioni politiche di settembre, che tutto ciò fosse stato reso possibile dal passaggio gestionale delle autostrade abruzzesi dal privato al pubblico, cioè dalla multinazionale Toto all’ANAS, quasi che quest’ultima fosse parente stretta della generosità. Già allora, mi mostrai critico, non sacrilego, rispetto a questa tesi benefica, e dissi che il consigliere regionale ci stesse prendendo in giro per questioni politico-personali, che stesse divagando per un calcolo elettorale. Le autostrade abruzzesi sono passate all’ANAS dopo un paio di svarioni interni alla stessa magistratura, ma non mi sembra che ai botteghini sia cambiato qualcosa. No. Si paga come prima, se non qualche centesimo in più. Ma non è l’aspetto economico che a me interessa tanto mettere in evidenza, quanto la posizione, in questo momento, del consigliere Antonietta La Porta rispetto al beffardo silenzio di Salvini. Essa torna a riproporre la questione con la stessa, non so quanto ingenua e genuina, intraducibile convinzione che non saremmo più costretti a pagare al casello il pedaggio per la A24 e A25. Ecco, vorrei pensare che Antonietta La Porta sia pure essa stessa vittima (tradita) del suo romanticismo politico, e non che stia tradendo invece noi per un suo calcolo rispetto alle elezioni regionali del 2024. Il tempo e le vicende mi hanno reso, tuttavia, sospettoso…
Più che parlare politichese guarderei il pratico e l’ordinario, quello di non rendere le autostrade abruzzesi a pedaggio gratuito, forse non avete mai percorso la Salerno R. Calabria, pedaggio gratuito lavori incompleti e manutenzione quasi allo zero, esempio da non ripetere….
Ah quando c’era Conte e Letta tutto filava alla perfezione. Vi rode.
Lei come il servizio allarga il discorso su una scala diversa (e certamente corretta) quale l’ambito ministeriale, (forse) non notando che l’ambito della discordia è più di natura regionale se non anche strettamente territoriale e il tanto discutere viene racchiuso nel cercare l’affermazione di chi HA la predominanza di “primadonna politica” del contado, ma solo a fini meramente di visibilità per garantirsi lo status quo odierno e futuro, nient’altro!
In ambito nazionale invece dimentica che è grazie al governo da lei citato che vi sono stati i finanziamenti per il rifacimento dei viadotti e il passaggio sotto l’ANAS delle 2 autostrade.
Se poi lei vuole affermare che si stava meglio quando si stava peggio.. lo faccia pure!
Di tante chiacchiere e allusioni, l’unica verità è che il nuovo governo non ha nemmeno un mese di vita (22.10.2022) e il citato senatore ha il doppio incarico di Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana e Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, e a distanza ripeto di nemmeno un mese di mandato penso che i pensieri del Governo attualmente siano rivolti altrove che al pedaggio delle autostrade abruzzesi.
Potrà portare nuovamente più in là l’argomento e chissà che anche altri non ritrovino/rinnovino nuove/vecchie aderenze in questo Parlamento in schieramenti di sinistra o di destra tanto influenti da riuscire a presentare all’ultimo minuto un candidato del tutto inaspettato alle ultime elezioni regionali per poi pentirsene e averne morsa la mano all’accordata data fiducia.
Ma questa per qualcun altro… è un’altra storia, come per qualcun altro.. e’ una storia da non dimenticare!