CASO RIVISONDOLI: SOSPESO DAI PUBBLICI UFFICI, IL RIESAME ANNULLA PROVVEDIMENTO CONTRO CIAMPAGLIA

Era stato sospeso per un anno dai pubblici uffici ma il Tribunale del Riesame dell’Aquila, ha annullato la misura disposta dal gip del Tribunale di Sulmona, nei confronti di Roberto Ciampaglia che da ieri è tornato nel pieno delle sue funzioni di vice sindaco. Ciampaglia è finito sotto inchiesta insieme al sindaco, Giancarlo Iarussi e all’avvocato del Comune Tania Liberatore per la tentata estorsione nei confronti dei proprietari di un appartamento che avevano commesso un abuso edilizio. Una storia che rasenta il paradosso, soprattutto per le diverse determinazioni della giustizia. Il Tribunale di Sulmona aveva applicato l’obbligo di firma per i tre per aver chiesto la somma di circa 20 mila euro ai tre napoletani, condannati in via definitiva per abuso edilizio nei tre gradi di giudizio penali nonché dai giudici amministrativi per aver realizzato una scala senza autorizzazione in un’abitazione del paese. Dopo essere stati condannati in maniera definitiva gli autori dell’abuso hanno chiesto un incontro con il Comune per cercare di sanare l’abuso sul quale pendeva l’ordinanza di abbattimento. L’incontro è avvenuto nell’aula consiliare del Comune dove erano presenti oltre a sindaco, vice sindaco e avvocato anche altri amministratori pubblici. Ai napoletani condannati in via definitiva per abuso è stato chiesto, in via preliminare di pagare 20 mila euro a titolo di risarcimento delle spese di processo sostenute dal Comune nei vari gradi di giudizio. Nel momento in cui la discussione non avrebbe portato ad una fattiva conclusione il vice sindaco Roberto Ciampaglia ha abbandonato l’incontro che i tre avevano registrato. Registrazione che i napoletani condannati in via definitiva per l’abuso edilizio, hanno allegato alla denuncia presentata in procura a Sulmona dalla quale è scaturito il provvedimento cautelare a firma del Gip Marta Sarnelli chiesto dal sostituto procuratore Edoardo Mariotti dell’obbligo di firma nei confronti del sindaco Iarussi, del vicesindaco Ciampaglia e dell’avvocato del Comune Tania Liberatore. Provvedimento cautelare annullato dai giudici del Riesame dell’Aquila. Per Ciampaglia nel pomeriggio del 6 ottobre, emise nuova ordinanza attraverso la quale disponeva, per il vice sindaco, la sospensione dai pubblici uffici per un anno. Misura annullata ieri al termine dell’udienza in sede di appello che ha riportato la Procura di Sulmona e l’avvocato Savastano dinanzi al Tribunale del Riesame. Una doppia sconfitta per il sostituto procuratore Mariotti e per il giudice Sarnelli che sembra siano intenzionati a ricorrere in Cassazione contro la decisione del Riesame con ulteriori spese processuali che dovrà sostenere il Comune di Rivisondoli e quindi la collettività.