TRUFFA DEI PELLET, ARRIVA LA PRIMA CONDANNA

Arriva la prima condanna per i furbetti del Pellet. Ieri un imprenditore che operava nel territorio comunale di Castel di Sangro, G.M. di 57 anni, è stato condannato a sette mesi di reclusione e a 200 euro di multa, oltre al risarcimento di 10 mila euro nei confronti della parte civile. In più dovrà pagare anche le spese di processo che il giudice ha fissato in 1700 euro. Un episodio che non ha nessun collegamento con gli ultimi accadimenti. I fatti fanno riferimento a prima della crisi energetica e precisamente all’agosto del 2018 ed evidenziano un comportamento abituale dell’imputato al quale la procura ha contestato cinque episodi differenti, riuniti tutti in un unico fascicolo. Anche se il modus operandi è lo stesso  ereditato da altri, negli ultimi mesi, quando le truffe sono aumentate di pari passo con l’aumento del costo dell’energia. Su questo fronte sono ancora in corso indagini da parte della polizia di Sulmona. Secondo le accuse l’imprenditore finito alla sbarra, avrebbe convinto alcuni clienti che si erano rivolti a lui, a sborsare consistenti anticipi  per bloccare bancali di pellet per ottenere un prezzo più vantaggioso. Dopo aver incassato il denaro sarebbe sparito dalla circolazione e a tutti i truffati che sarebbero riusciti a contattarlo reclamando la fornitura, avrebbe spiegato di essere di essere stato vittima di un inadempimento contrattuale. “Ora vado in Egitto per verificare cosa è accaduto” avrebbe riferito alle vittime del raggiro. Di fatto nessuna certezza è emersa su quel viaggio nè i potenziali acquirenti sono stati rimborsati. Da qui la sfilza di denunce, alcune archiviate ed altre arrivate davanti al giudice. Ieri per l’imprenditore è arrivato il “conto” della giustizia.