SARANNO PROFESSORI E STUDENTI A RIFARE BELLA PIAZZA “OVIDIO”
di Luigi Liberatore – Ho provato sempre un senso di tristezza attraversare piazza XX settembre, volgere lo sguardo a quel palazzo e fermarlo soprattutto su quel portone irrimediabilmente chiuso. L’intonaco sbrecciato della parte prossimale del tetto, richiamava sdegno e un senso di furore per la indifferenza con la quale gli stessi sulmonesi potessero assistere al decadimento di una pagina storica della città. Pensavo che le cose potessero andare così, verso un precipizio senza fondo, all’infinito, al di là delle buone intenzioni e delle promesse che non davano risultati visibili o apprezzabili. E tuttavia , dicevo, rimetteranno a posto le cose e riusciranno a riaprire il liceo classico di Sulmona nella piazza che è il cuore(adesso) morente della città. L’altro ieri il sindaco, Gianfranco Di Piero, ha incontrato gli studenti del liceo classico e i loro professori, dicendo loro che entro due anni la scuola tornerà in piazza XX settembre, nel suo storico istituto. Ci crediamo, non foss’altro perché ogni ulteriore ritardo saprà di sacrilegio. Penso che sarà l’attuale sindaco a prendersi il merito di una vicenda alla quale hanno lavorato altri sindaci. Penso a Bruno Di Masci, ad Anna Maria Casini, e al buon lavoro che sta facendo l’assessore ai lavori pubblici, il ruvido ma concreto Franco Casciani. Datemi pure del romantico, ma penso che piazza XX settembre tornerà ad essere bella e attraente per via del fragore degli studenti che saprà risvegliare finanche il malinconico Ovidio, e saranno i professori del liceo a ridare austerità culturale a tutto l’insieme varcando il portone della scuola. Già, i professori di liceo; secondo me sono gli unici a possedere l’animo degli studenti. Si potrà caso mai non ricordare il cattedratico, ma non dimenticare però il proprio professore di greco, di latino, di italiano o di filosofia. Questa é un’altra faccenda, una sensazione, nulla a che vedere con la tormentata storia edilizia del liceo Ovidio che dovrebbe chiudersi fra due anni.
bene,uno spreco di risorse pubbliche,si vive nel passato… Sospesi,cancellati,non fruibili i servizi di base, il problema vero: l’80% delle scuole italiane è ubicata in edifici che non sono stati pensati e progettati per l’attività didattica,punto,meriti per cosa? Chiacchiere per dare a credere,o no?
https://www.legambiente.it/wp-content/uploads/2021/03/Ecosistema-scuola-2021.pdf
https://www.orizzontescuola.it/i-tre-grandi-problemi-della-scuola-lettera/
I meriti sono irrilevanti, interessano più le ragioni delle lungaggini ! Ai cittadini importa riavere una città degna di questo nome con servizi, scuole, studenti. Indagherei più le colpe del depauperamento del tessuto sociale invece di piazzare bandierine!