CARCERI: NON INVITATI A CONVEGNO, PROTESTANO I MEDICI PENITENZIARI
Si terra’ il 21 ottobre a Pescara, un convegno sulla sanità penitenziaria ed in particolare sulla gestione della diffusione dell’infezione da COVID 19 negli istituti penitenziari abruzzesi. L’evento, organizzato dall’università de L’Aquila, vedrà presenti numerose personalità, i direttori degli istituti penitenziari, il provveditore facente funzioni e il vicedirettore generale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Carmelo Cantone. Non saranno presenti perché non invitati, i medici penitenziari responsabili di area sanitaria carceraria che da 35 anni operano in prima linea nei più grandi istituti della regione. “Tralasciando la scarsa sensibilità ed i modi assai poco eleganti di tale comportamento, occorre rilevare che è questo l’andazzo dalla entrata in vigore della legge 230 detta “legge Bindi” che va di pari passo con la completa distruzione della sanità penitenziaria”, affermano Fabio Federico responsabile del presidio sanitario penitenziario Sulmona e Gregorio Marinelli responsabile del presidio sanitario penitenziario L’ Aquila. “Non si capisce pertanto di cosa venerdì si parlerà, oltre la presentazioni di freddi numeri ai più poco comprensibili, o se il tutto si risolverà nella solita passerella da rotocalco fino alla prossima criticità quando, a risolvere i problemi, quelli seri, verranno chiamati i responsabili di area, se ci saranno ancora. Peggio sarebbe – concludono Federico e Marinelli – se l’iniziativa fosse tesa a nascondere le gravi carenze sanitarie nelle carceri che determinano gravi conseguenze sulla salute dei detenuti e pesanti ripercussioni sul personale sanitario e sul corpo della polizia penitenziaria.
Ma cosa potreste aspettarvi dall’ università di L’Aquila dove non riescono ad organizzare una semplice raccolta differenziata della spazzatura che producono e mandano vicino al carcere di Sulmona per riabilitazione !!!!