LESO IL DIRITTO ALLO STUDIO, 250 STUDENTI DELL’ITIS SCIOPERANO PER AVERE LABORATORI E PALESTRA
“Chiediamo di avere la possibilità di studiare come tutti gli altri studenti delle scuole italiane. Il nostro è un indirizzo tecnico e frequentare la scuola senza poter usufruire dei laboratori significa solo fare teoria e zero pratica. Stiamo rivendicando solo un nostro diritto, altrimenti lo sciopero di oggi sarà solo l’inizio di una lunga e dura battaglia”. La rivendicazione chiara e forte, arriva dagli studenti dell’Itis di Pratola Peligna che, questa mattina, hanno protestato in 250 disertando le lezioni.
Lo hanno fatto senza striscioni e senza cortei, (la manifestazione non era stata autorizzata dalla questura), ma urlando forte il loro diritto allo studio. Gli studenti chiedono alla Provincia dell’Aquila, ente proprietario dello stabile, un crono programma certo per il ripristino dei luoghi formativi, chiusi dall’inizio dell’anno scolastico perché inagibili. Prima di tutto i laboratori che sono fondamentali per un Istituto tecnico come quello pratolano dove la formazione di un futuro perito chimico o meccanico non può prescindere dalla pratica. “È stato leso il nostro diritto allo studio”, affermano gli studenti che si sono riuniti nel piazzale posteriore della scuola, proprio per non incorrere in denunce e sanzioni da parte di polizia e carabinieri che hanno presenziato in forze la zona dell’istituto scolastico per l’intera durata della manifestazione. “Abbiamo deciso quali candidati di lista dell’istituto in accordo con tutti gli studenti, di non entrare dentro una scuola che non è una scuola. Lo abbiamo fatto per far sapere a tutti le condizioni in cui siamo costretti a studiare. La Provincia ci deve dire quando iniziano i lavori e quando finiscono, soprattutto quando avremo a disposizione i laboratori perché il programma scolastico dice che noi dobbiamo utilizzare i laboratori che dall’inizio dell’anno sono inaccessibili. Non vogliamo creare ulteriori disfunzioni alla scuola, ma il nostro vuole essere un segnale forte da mandare ai responsabili della Provincia e non escludiamo che nei prossimi giorni, se non ci saranno risposte, la protesta si possa spostare all’Aquila”
Poveri ragazzi a chi stanno in mano.
Hanno lo spazio dietro, affittano un pallone da copertura (tipo campi da tennis), spostano i macchinari, tirano 2 fili (così hanno anche la corrente) ed è fatta.
Possibile che il Sindaco (4mila€ al mese), il Vice Sindaco -Consigliere Provinciale con delega alle scuole di Pratola- (2,5mila € mese) ed il Presidente della Provincia (7/8mila€ al mese) non sono capaci di pensare?
Ci vorranno 10 minuti di riflessione.
Pratola Kummann