LAVORI ULTIMATI DA DUE MESI, MA L’EREMO DI SANT’ONOFRIO RESTA ANCORA CHIUSO

I lavori sono stati ultimati da oltre due mesi ma il piazzale e il sentiero che conducono all’eremo di Sant’Onofrio sono ancora chiusi a escursionisti e turisti. Una situazione che ha dell’incredibile e che sta sollevando rimostranze e proteste da parte dei turisti che giungono a Sulmona per visitare quella che fu la prima residenza sul Morrone di Fra’ Pietro poi diventato Papa Celestino V, uno dei luoghi simbolo sui quali il Comune punta per sviluppare turismo ed economia. Lo riporta oggi il quotidiano il Centro in un articolo di Claudio Lattanzio. È proprio sull’Eremo di Sant’Onofrio che Re Carlo D’Angiò riuscì a convincere Fra’ Pietro ad accettare di salire sul soglio pontificio. Era l’agosto del 1294 e ancora oggi la grotta in cui visse e pregò durante la sua permanenza a Sulmona, è ancora intatta e meta ogni anno di migliaia di fedeli e turisti. Un luogo sacro che da più di un anno è interdetto alle visite a causa dei lavori che, seppur ultimati, ancora vengono riconsegnati dalla ditta esecutrice al Comune.

PIAZZALE EREMO DI SANT’ONOFRIO

Tutta colpa della burocrazia e del solito zampino della Sovrintendenza che stanno allungando ulteriormente la riapertura sia del piazzale a servizio dello chalet, sia il tortuoso sentiero che conduce all’eremo e alla grotta di Fra’ Pietro da Morrone. Secondo i piani del Comune l’intera zona celestiniana doveva essere fruibile già dal mese di giugno ma siamo alle porte di novembre e tutto è ancora fermo. “Purtroppo abbiamo le mani legate”, afferma l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco, Franco Casciani. “Proprio nell’ultimo periodo, la ditta esecutrice dei lavori ha eseguito delle varianti al progetto originale che devono essere approvate dalla Soprintendenza. Senza il nulla osta da parte dei Beni culturali, la ditta non può procedere alla riconsegna dei lavori e di conseguenza il Comune non può procedere alla gara d’appalto per la gestione dello chalet e del piazzale”.

CHALET EREMO DI SANT’ONOFRIO

A dire il vero ci sarebbe già pronta l’Associazione Celestiniana a riprendere il lavoro di valorizzazione e gestione del piazzale e dello chalet iniziato anni addietro e poi sospeso con l’arrivo della pandemia. E dal Comune si sta valutando se questa strada sia perseguibile, centrando così due obiettivi: consentire all’Associazione celestiniana di ultimare il periodo fissato nella convenzione e riaprire immediatamente l’intero complesso celestiniana senza dover aspettare una l’indizione di una nuova gara d’appalto che allungherebbe ulteriormente i tempi di riapertura. Ma c’è sempre lo scoglio più arduo da superare: l’inerzia della Soprintendenza