TENTATA ESTORSIONE A RIVISONDOLI, IL RIESAME ANNULLA I PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI NEI CONFRONTI DEL SINDACO E DELL’AVVOCATO DEL COMUNE
La decisione era nell’aria e questa mattina è arrivata la conferma. Il Tribunale del Riesame dell’Aquila ha annullato le misure cautelari e interdittive nei confronti del sindaco di Rivisondoli, Giancarlo Iarussi e dell’avvocato dell’ente, Tania Liberatore, finiti entrambi sotto inchiesta per tentata estorsione assieme al vice sindaco Ciampaglia. Stesso provvedimento che era stato adottato, nei giorni scorsi, nei confronti di Ciampaglia. Sia il sindaco Iarussi che l’avvocato Liberatore non dovranno più sottostare all’obbligo di firma mentre per illegale è caduta anche la sospensione temporanea dell’esercizio della professione e il divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazione. L’avvocata, che a conti fatti era stata la più penalizzata, torna nel pieno delle sue funzioni professionali. “Il tribunale di Sulmona o fa il tribunale o è meglio che chiuda”, è il commento del sindaco di Rivisondoli Iarussi. Una settimana fa il giudice per le indagini preliminari, Marta Sarnelli, aveva rigettato le richieste della difesa, tenendo in piedi la misura cautelare. Il Riesame ha quindi ribaltato la decisione assunta dal Tribunale di Sulmona. I tre indagati sono finito sotto inchiesta per aver chiesto la somma di circa 20 mila euro a tre napoletani, condannati per abuso edilizio nei tre gradi di giudizio penali e dai giudici amministrativi per aver realizzato una scala esterna, senza autorizzazione, in un’abitazione del paese. Gli amministratori sostenuti dal legale dell’ente, sin da subito, hanno spiegato di aver agito esclusivamente per l’interesse dell’ente, fornendo ampia documentazione al riguardo, ribadendo pure che l’incontro finalizzato alla transazione è stato svolto nell’Aula Consiliare del Comune e in presenza di altri amministratori. Le misure cautelari sono tutte cessate mentre proseguono le indagini preliminari sul procedimento in questione. Anche se l’intero castello accusatorio, alla luce del provvedimento dei giudici del Riesame, sembra destinato a ridimensionarsi.