PERICOLO ESONDAZIONE DEL FIUME PESCARA, L’ALLARME DELLA SPI CGIL

 “Sono immediatamente necessari  interventi di manutenzione, all’interno e all’esterno degli argini del fiume, se si vuole prevenire l’esondazione del  fiume Pescara e Aterno Pescara, con conseguenze che purtroppo oggi conosciamo bene”. L’allarme arriva dal rappresentante della Spi Cgil di Popoli, Enzo Sabatini, il quale sostiene quanto sia indispensabile ottimizzare il convogliamento delle acque e garantire al fiume un percorso regolare anche con un maggiore volume di acqua.

Fiume Pescara in vaso da alberi e detriti

“In sostanza bisogna mirare a una migliore gestione del territorio, e costante manutenzione dei fiumi”, sottolinea Sabatini. “Il percorso del fiume Pescara è colonizzato da una folta vegetazione d’alto fusto. Con il fiume in piena, si possono creare sbarramenti temporanei che, cedendo improvvisamente, danno il via a ondate ad alto rischio di inondazione. È indispensabile quindi tenere puliti gli argini e l’alveo in generale del fiume con un’attenta manutenzione in tutto il percorso, senza trascurarne nessuna parte; lungo il fiume, ci sono parti con intasamenti, alberi, alberi caduti, ramaglie, rovi, tronchi e massi. Secondo l’esponente della Spi Cgil, la messa in sicurezza dei fiumi dovrebbe riguardare e prevedere degli interventi periodici di pulizia necessari a liberare l’alveo di ostruzioni che ne limitino la portata.

“La rimozione delle ramaglie e dei detriti deve essere effettuata con degli escavatori o miniescavatori”, incalza Sabatini, “che sono forniti di benne bivalve, polipi idraulici o particolari pinze forestali o pinze per tronchi e massi con cui poter pulire in maniera ottimale le aree interessate. Ma tutto questo non interessa a nessuno fino a quando non si verifica il disastro… Le cronache degli ultimi mesi non hanno insegnato nulla: bisogna intervenire subito, conclude il sindacalista.