IL SINDACO DI PACENTRO: ECCO LA MIA VERITÀ SULLA VICENDA DEI RIMBORSI
Dopo la sentenza dei giudici contabili che hanno condannato a risarcire il Comune che amministra di 10 mila euro per aver richiesto rimborsi per circa 20 mila euro non spettanti, il sindaco di Pacentro, Guida Angelilli , si affida alla sua pagina social per chiarire la vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto. “Vista la campagna mediatica in corso credo sia necessario chiarire la vicenda dei rimborsi delle spese di benzina e autostrada (perché solo di questo si tratta) per i viaggi effettuati da Pescara (luogo di residenza) a Pacentro, per l’esercizio della funzione di sindaco per gli anni dal 2014 al 2019. La questione è stata archiviata dalla Procura del Tribunale di Sulmona, con formula piena, già nel mese di settembre del 2021 escludendo così qualsiasi tipo di reato. Anche se questa, al tempo, non è stata una notizia per i giornalisti! Ora la Corte dei Conti dell’Aquila, che si occupa di fatti meramente amministrativi, ha ritenuto, in base ad una interpretazione assolutamente restrittiva della norma, che sugli oltre 1.000 viaggi effettuati nei sei anni in esame, potessero essere richieste a rimborso solo le spese sostenute in occasione delle sedute degli organi (Consiglio e Giunta) mentre quelle per lo svolgimento delle altre attività amministrative debbano restare a carico dell’amministratore. Ovviamente questo orientamento non è affatto condivisibile perché sono tante le attività e responsabilità che richiedono la presenza in comune. A meno che non si pensi che si possa fare il sindaco a distanza. Per questo ho già proposto ricorso in appello affinché venga presto chiarito quale debba essere la corretta interpretazione dell’art. 84 del Tuel in materia di rimborso delle spese di viaggio per chi risiede fuori dal Comune in cui esercita il mandato. L’esito del giudizio è atteso con molto interesse data la rilevanza che questa vicenda riveste per sindaci e amministratori”. Questa la precisazione del sindaco alla notizia della sua condanna al risarcimento di 10 mila euro nei confronti del Comune che amministra ormai da due legislature. Il sindaco parla di campagna mediatica in corso precisando che si tratta solo di rimborsi delle spese di benzina e autostrada, per viaggi effettuati da Pescara (luogo di residenza) a Pacentro, per l’esercizio della funzione di sindaco per gli anni dal 2014 al 2019. La Corte dei Conti nelle sue contestazioni, parla invece di “viaggi effettuati per recarsi da Pescara dove il sindaco risiede, a Pacentro, per i quali era stato chiesto il rimborso, erano relativi a situazioni nelle quali la presenza del sindaco era di carattere ampiamente discrezionale. Per quanto riguarda le spese di missione, per quindici viaggi effettuati alle sedute del consiglio direttivo di un altro ente, il sindaco Angelilli aveva ottenuto un’indebita duplicazione dei rimborsi, in quanti liquidati sia dall’altro ente che dal Comune”. Ciò significa che il sindaco ha richiesto e percepito doppi rimborsi per un’unica missione. Inoltre, sotto un secondo profilo, risultava la non corretta liquidazione delle somme spettanti, in quanto il calcolo della distanza chilometrica e delle spese autostradali aveva preso in considerazione come luogo di partenza Pescara e non la sede comunale di Pacentro. Infine, sempre secondo i riscontri delle indagini effettuate dai suoi colleghi finanzieri aquilani del nucleo finanza pubblica, coordinato dal maggiore Aurelio Soldano, il sindaco Angelilli, risulta aver partecipato e firmato una delibera di giunta mentre in quello stesso momento si trovava ad Arezzo alla XXXVI assemblea dell’Ance.