“CHE TRISTEZZA CONSIGLIERE AVVOCATO MARGIOTTA.. “. LA REPLICA DI MARGIOTTA

di Luigi Liberatore – Il titolo non è farina del nostro sacco, ma è l’espressione, ripresa pari pari dal web, di un lettore che così raffigura il proprio sentimento di delusione nei riguardi del consigliere comunale di Pratola Peligna, Vincenzo Margiotta, per aver votato contro la convenzione per i servizi ai disabili. Una espressione piena di malinconia, come di chi si senta tradito, per cui, stando alla semplicità con la quale è stata scritta, ci viene di pensare che possa provenire proprio da un elettore di quel consigliere comunale. Il dissenso, dai banchi dell’opposizione, non deve meravigliare, sennò che opposizione sarebbe. Meraviglia, tuttavia, quando si riferisce a un problema del tipo che stiamo valutando, e, come in questo caso, senza argomentare. Ecco, il consigliere comunale, l’ avvocato Vincenzo Margiotta , ha detto no a prescindere, facendo capire che il suo nemico è il sindaco e gli argomenti posti all’ordine del giorno sono solo il pretesto per avventarsi contro il primo cittadino. Noi lo abbiamo capito, tanto è vero che è stato molto più esplicito quando si è trattato di discutere di una sua mozione, cioè la costituzione di una commissione di inchiesta sulla arcinota vicenda dell’Istituto tecnico professionale. Irricevibile, ha affermato il segretario comunale, perché non rispondente ai criteri richiesti dallo statuto comunale. Margiotta ha mostrato allora tutti i limiti per essere un buon consigliere di opposizione, scambiando l’aula consiliare per un’aula giudiziaria, soverchiando il segretario comunale quasi si trattasse di un cancelliere di udienza. E, utilizzando, poi, ogni replica per sprigionare tutta la sua vis oratoria contro il sindaco, facendo ancora intuire che Antonella di Nino rappresenta la controparte; non un avversario politico ma un nemico da abbattere. Margiotta non sta svolgendo il ruolo di un consigliere di minoranza, ma le funzioni, così ci appaiono, di un agguerrito pubblico ministero. Andiamo all’argomento. Margiotta vuole una commissione di inchiesta sulla vicenda ITIS, come se si trattasse di indagare sul delitto dell’Orient Express. Una richiesta evocativa di chissà quale malefatte commesse dall’amministrazione comunale nel non aver dato pubblicità ad una relazione sulle condizioni sismico-statiche dell’immobile. Il fabbricato è lì, gli studenti sono all’interno, e sono state transennate alcune superfici che presentano criticità e per le quali si stanno eseguendo i lavori necessari. Il criterio di adeguamento di una struttura abitativa allo stato limite di salvaguardia della vita, è un principio che se si volesse applicare in maniera ubiquitaria, allora tutte le nostre case dovrebbero essere abbattute. Fare il sindaco non è semplice. Il suo sguardo deve abbracciare una infinità di situazioni e valutarle per il loro impatto sulla gente. Se il sindaco di Pratola ha ritenuto di non diffondere la relazione tecnica sull’ITIS, lo ha fatto per non allarmare inutilmente, sapendo di non attentare alla vita di nessuno. Fare il sindaco non è semplice, come non è semplice fare il consigliere di opposizione. Antonella Di Nino non va attaccata in maniera pregiudiziale, ma stanata semmai in relazione alle idee e alle iniziative, e inseguirla su quel campo, pur sapendo che non sia agevole in quanto ci dicono che sia una non trascurabile runner

LA REPLICA DI MARGIOTTA

Caro Luigi,

mi permetto di darTi del Tu rammentando i ‘buoni’ rapporti che hai avuti con me e con mio Padre.
Avrei preferito, nel Tuo articolo, un riferimento anche alle mie ragioni (come da comunicato stampa inviato e pubblicato dalla testata per la quale lavori): io ho votato contro la gestione associata, per il tramite dell’ECAD, dei servizi sociali e non contro lo svolgimento di quei servizi, come invece Tu dichiari. Non penso che esista al mondo un soggetto che avrebbe avuto il coraggio di votare contro i servizi ai diversamente abili.
Nonostante ciò, conoscendomi e sapendo da quale famiglia io provenga, mi hai ritenuto, senza interrogarmi, capace di tale atto. Una sorta di nuovo Hitler.
Conoscendo la malattia ed il settore, ed anche benissimo per motivi che non devo spiegarTi, a mio parere l’ECAD non è la soluzione, è il problema.
Ogni Comune conosce i propri Cittadini, i Responsabili del Comune conoscono i problemi dei loro Cittadini, a mio parere una gestione singola sarebbe la scelta migliore, ma la maggioranza del Comune, e per la verità anche gli altri dell’opposizione, la pensavano diversamente.  Mi dispiace quindi, contraddirTi, ma non c’è nulla di personale.Non c’è mai stato e mai ci sarà.
Sulla vicenda dell’I.T.I.S., ho provato in più di un’occasione a ribadirlo sarebbe bastato, visto il punto inserito all’o.d.g. “5. Costituzione di una commissione di inchiesta  sullo stato di dicurezza dell’immobile ospitante l’I.T.I….”, farci votare e, con i numeri della maggioranza, rigettare la proposta.
Invece, continuando a sbagliare, ha utilizzata la motivazione introdotta dal Segretario Comunale (“…il punto è inammissibile perché riguarda la responsabilità di un altro Ente, appunto la Provincia…”, mentre sono stato io a sottolineare che al massimo sarebbe dovuta essere IRRICEVIBILE -quella è farina del mio sacco-, visto e considerato che era già stata AMMESSA alla discussione del Consiglio), per decidere autonomamente ed in tutta fretta di chiudere il Consiglio. Attenderò il contenuto del verbale per vedere come ciò sia potuto accadere. Si poteva non discutere, ma anche questo doveva essere votato, almeno così dovrebbe funzionare in democrazia.
Se come Tu dici, il Sindaco ha scelto nel febbraio 2021 di non rendere noto il contenuto della relazione (Il SIndaco Di Nino su questa Tua pericolosa affermazione Ti avrà già chiamato e richiamato oppure lo farà), vuol dire che ne conosceva il contenuto.
Questo basterebbe per non costituire la Commissione ed avrebbe potuto dirlo prima, ma cozza con le dichiarazioni rese nei giorni precedenti sia dal Sindaco sia dal Presidente della Provincia.
E se mi usassi la cortesia di leggere la relazione del Tecnico, non potresti affermare che il Sindaco si è mosso “…sapendo di non attentare alla vita di nessuno…”, avresti dovuto dire che si è assunta l’onere, non pubblicandone gli esiti, di non lasciare ai ragazzi la scelta di non rischiare la vita ed oggi di non informarli dei rischi alla vita che corrono.
Sono d’accordo, io non sono un buon Consigliere Comunale, ma ciò che faccio e dico lo faccio per rendere la vita dei miei concittadini più giusta e più facile. E’ per questo che mi sono candidato. E non perché vado contro qualcuno.
Non sarò un buon corridore, ma andando piano ho la fortuna di parlare con le persone, cosa che il Sindaco Di Nino correndo non può o non vuole fare.
Le critiche non sono apprezzate quando si comanda.
Avendo avuta la fortuna di conoscere mio Padre, che tra gli altri lasciti mi ha donato quello della salvaguardia della democrazia e della libertà, sono certo che comprenderai perché ritengo Tu mi abbia offeso raffigurandomi come un pubblico ministero.
Un ruolo che, Ti prego di credermi, non mi si addice.
Per me la politica si fa nelle aule comunali, nelle piazze e non nelle Procure: io queste scelte Le ho, invece subite, da parte di alcuni.
Mi sto impegnando per comprendere se la scuola è insicura, come risulta dagli atti, oppure utilizzabile, come dichiara il Presidente della Provincia. Quella scuola è frequentata dai Cittadini pratolani e non, da figli di miei amici e non che mi interrogano. E questo, malgrado tutto, è materia del Consiglio Comunale e quindi dovere del Consigliere.
Il Sindaco Di Nino aveva l’interesse a sostituire l’attenzione dal problema vero (la non costituzione della Commissione) con una falsità (l’essere io contro i diversamente abili): sono tecniche di comunicazione dell’Esperto neo dipendente Comunale che, devo dargliene atto, fanno presa su tutti, ma proprio su tutti, anche su di Te.
Ad un Giornalista accorto, quale sei, sarebbe bastato telefonare ai genitori dei ragazzi o adulti fragili o indifesi, non solo pratolani, alle associazioni che di questo si occupano in Valle Peligna e chiedere loro se conoscono Vincenzo Margiotta.
Nonostante oggi valga più un ‘post’ su facebook oppure un commento, dovrai convenire che la storia personale è fatta di altro e non potrà essere scalfita dall’intuizione di un comunicatore addetto all’anagrafe del Comune di Pratola e di un Sindaco che ha forza e potere per renderla pubblica.

6 thoughts on ““CHE TRISTEZZA CONSIGLIERE AVVOCATO MARGIOTTA.. “. LA REPLICA DI MARGIOTTA

  • La felicità è come quei palazzi delle isole incantate alle cui porte stanno a difesa i draghi: bisogna combattere per conquistarli.” “Negli affari non ci sono amici: soltanto soci.” “La giovinezza è un fiore di cui l’amore è il frutto… Felice il vendemmiatore che lo coglie dopo averlo visto lentamente maturare.”
    ALEXANDRE DUMAS (PADRE)
    Buon lavoro…Enzo Margiotta

  • Ill.mo Sig. Giacomo Faggioni, penso di aver chiarito le motivazioni del mio voto: sono contrario alla gestione ASSOCIATA dei servizi per persone diversamente abili e non contrario ai diversamente abili.
    In argomento, proprio perché ho letto e mi sono informato prima di votare, ma soprattutto conosco le problematiche per questioni personalissime, chieda a chi gestisce questi centri ed avrà delle notizie che le chiariranno la situazione e le problematiche della gestione associata.
    Io sono avverso a questa Amministrazione, e farò politica per far emergere quanto di buono non fanno, questo fa un consigliere di opposizione. Continuerò sempre a votare contro, almeno fino a quando non avranno l’accortezza di rispettare il pensiero e l’intelligenza di tutti, consiglieri compresi.
    Io non sono quello dell’opposizione costruttiva, ma neanche distruttiva, io sono per le sollecitazioni.
    Voterò le questioni guardando l’interesse dei pratolani, e dopo averle valutate attentamente, altro che interessi di parte, come Lei sostiene.
    Ho già specificato le mie motivazioni al voto contrario, che mi auguro avrà modo di leggere, prima di affermare che io sarei insensibile ai bisogni dei miei Compaesani.
    In quella seduta, peraltro, sono accadute tante cose, avrà avuto modo di vedere ed ascoltare anche ulteriori passaggi del Consiglio che di dialettica e politica hanno pochissimo.
    Sul voto diverso dagli altri membri dell’opposizione, sono felice che ciò sia accaduto. La democrazia è vederla e votarla diversamente, senza per questo essere attaccati e denigrati. Io lotterò e ho sempre lottato per le libertà degli altri e per le mie, compreso il mio diritto inviolabile di cittadino e di consigliere comunale di votare liberamente e senza subire attacchi e pressioni.
    E mi creda li subisco, ma terrò la barra dritta.
    Il mio diritto di cittadino e consigliere comunale posso esprimerlo anche votando diversamente dalla massa: la storia è piena di libertà compresse ai pochi perché non allineate alla volontà dei tanti.
    Io non sono d’accordo alla gestione svolta in maniera associata dei servizi ai diversamente abili fatta dall’ECAD, che altro non è se non un ufficio che decide come e dove spendere i soldi.
    Se quei pochissimi soldi messi a disposizione dallo Stato fossero spesi singolarmente da ogni comune, a mio parere e per questo ho votato contro, sarebbe meglio: il Comune conosce le problematiche dei propri Cittadini, l’ECAD no.
    Voterò quello che ritengo giusto, nella sempre viva speranza che il mio pensiero coincida con quello di molti ma guardando sempre all’interesse di Pratola e dei Pratolani, senza aver paura di votare a favore dei pochi e deboli.
    VM

    • Esimio Avv. Margiotta,
      mi avvallo del diritto di replica, incominciando col dire che lei in Consiglio Comunale non ha proferito parola alcuna in merito al suo voto contrario all’adesione del Comune di Pratola alla Convenzione per la gestione dei servizi sociali. Avrebbe avuto, invece, l’occasione, in quella assise, di manifestare in pieno il suo dissenso, indicandone le ragioni e avrebbe consentito alla consigliera con delega alle Politiche Sociali, Dott.ssa Puglielli, di replicare alle sue contestazioni e tutti noi cittadini ci saremmo fatti un’opinione più allargata in merito alla questione.
      Chissà, magari avrebbe anche convinto l’avvocato consigliera, che fa parte della sua stessa corrente politica, a votare contro l’adesione alla Convenzione per il sostegno ai più fragili e ai portatori di disabilità, invece anche la sua collega di partito si è dissociata dalla sua presa di posizione, votando a favore della gestione da parte dell’ECAD dei servizi sociali.
      Lei vota contro a prescindere, come ha ribadito nel suo intervento, non motivando la sua scelta.
      Tutto il Consiglio Comunale, invece ha votato a favore su di un provvedimento sociale, così importante in difesa dei più deboli. La sua giustificazione, arrivata tardiva sui mezzi di informazione e sui social, rivolta alla gestione associata, sembra proprio un disperato escamotage di mestiere per sottrarsi alla critica collettiva.
      Questo suo modo di fare opposizione a prescindere, a tantissimi pratolani, anche presso coloro che le hanno dato il loro consenso, ovviamente, non piace, ma ce ne faremo tutti una ragione. Del resto ognuno intende l’opposizione in modo soggettivo, secondo coscienza e senso civico.
      E pure noi, guardando il Consiglio Comunale, ci siamo fatti l’opinione che lei interpreta l’opposizione come una questione personale e che lei abbia ingaggiato uno scontro con il Sindaco e la sua giunta solo per soddisfare e sostenere assunzioni e convinzioni individualistiche.
      Penso che lei abbia perso di vista il suo ruolo, l’impegno e la sua responsabilità nei confronti della cittadinanza.
      Al di là delle molteplici osservazioni che avrei potuto sollevare sui suoi ripetuti interventi in Consiglio Comunale, il mio scopo è quello di posizionare la mia replica su questo assioma: sulla sua incapacità di ascolto e di dialogo. Non c’è mai stato un solo momento nel suo intervento nel quale lei abbia ascoltato e dialogato, ha ripetuto fino allo sfinimento la sua posizione senza ascoltare, recepire o porsi nelle posizioni altrui. E poi, lo scontro dialettico deve sempre collocarsi verso le idee e le proposte, mai verso le persone.
      Mi permetto di ricordarle Avv. Margiotta che il consenso è quanto di più labile ci sia; oggi c’è, domani viene meno e poi … non è mai a prescindere.
      Cordialmente
      Giacomo Faggioni

      • Ill.mo Sig. Giacomo Faggioni,
        devo, purtroppo, dissentire dal Suo pensiero e, per evitare di essere ripetitivo, mi limiterò a precisare che il mio voto contrario non abbisognava di alcuna motivazione.
        La motivazione sono stato ‘costretto’ a darla quando il mio voto, che deve essere espresso liberamente, è stato utilizzato per denigrare la mia persona ed affermare che sarei contro i diversamente abili.
        Pur apprezzando le Sue (Lei parla al plurale ma sinceramente non so a chi si riferisca) critiche, delle quali farò tesoro in futuro come sono abituato a fare, devo ribadirLe che non è una questione personale: non ho questioni personali con la maggioranza.
        Li conosco tutti, fuori dall’aula Consiliare parliamo di altro. Quello è, invece, il messaggio che la maggioranza, e coloro i quali li sostengono a prescindere (sono certo che Lei non sia fra questi ultimi), intendono far passare, sempre al fine di screditare la mia attività di consigliere comunale e nascondere i veri problemi. Il problema, per esempio, dei bagni pubblici inaccessibili ai diversamente abili da me sollevati da tempo e mai affrontati o della scalinata che si ristruttura, spendendo circa 50mila€, senza renderla accessibile ai diversamente abili.
        Questi problemi, da me sollevati, cosa hanno di personale?
        Io farò opposizione portando le mie ragioni, ivi comprese le scelte sbagliate della maggioranza, e non mi fermeranno le offese, pubbliche e private, che ricevo o le critiche, i pensieri, come il Suo (“…penso che Lei abbia perso di vista il Suo ruolo…”), diversi dal mio.
        Io apprezzo la pluralità di pensiero, non la denigro o attacco, ma posso sincerarLa che non ho perso di vista il mio ruolo, il problema è che la maggioranza, Lei ed Altri non siete abituati a vedere una opposizione democratica.
        Prendo atto, inoltre, che a Suo dire sarei incapace di ascolta e di dialogare, potrei affermare riferendomi a Lei che ritiene di giudicare la mia persona pur non avendomi mai incontrato e conosciuto, ma sinceramente giudicare questa condotta non mi appartiene, non mi è mai appartenuta e non la farò ora.
        Sappia che una delle mie pochissime qualità è la capacità di discussione ed ascolto, da questo nascono i miei 377 voti.
        Io ho fatta la scelta di candidarmi, 377 persone mi hanno votato, porterò avanti le mie idee per un paese migliore, saranno gli elettori oggi e domani a decidere se la mia attività sarà stata degna del voto. Ma mi creda, la mia aspirazione è migliorare il Paese.
        Nulla di personale, ma solo la voglia di cambiare la gestione monocratica di Pratola, il mio Paese dove vivo e resto socialmente impegnato da ben 52 anni.
        Ricambio i cordiali saluti.
        Vincenzo Margiotta
        P.S.: io non sono sui social, preferisco l’incontro diretto e la discussione a voce.

  • Grazie alla videodiretta streaming, mezzo tecnologico importante che ci consente di partecipare alla vita politica cittadina, tutti hanno potuto assistere al Consiglio Comunale in questione e tutti hanno potuto farsi un’opinione su ciò che è avvenuto.
    Tutti hanno sentito la frase “Voterò contro a prescindere” che è rimbalzata come un oltraggio al confronto politico, alla dialettica e alla tutela dei bisogni dei cittadini.
    Una frase che dà il senso al modo di fare opposizione politica, è l’esatto contrario di una opposizione costruttiva, è un’opposizione … a prescindere, a prescindere dei nostri bisogni e noi pratolani ne prendiamo atto, purtroppo non aspettiamoci altro.
    Sulla votazione inerente alla partecipazione del Comune alla Convenzione per la gestione ai servizi sociali sul sostegno verso i più fragili e i portatori di disabilità, tutti hanno visto che il Consiglio Comunale ha approvato la Convezione a maggioranza con un solo contrario … a prescindere, con il voto favorevole anche della componente facente parte della sua stessa parte politica che si è dissociata dalla presa di posizione del consigliere in questione.
    Una dicotomia politica assurda e incomprensibile, comprensibile solo se spinta da interessi di parte e non certamente verso le richieste dei cittadini pratolani.

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