CON LE NOTTI VIOLENTE ARRIVERÀ IL COPRIFUOCO
di Luigi Liberatore – Una incursione notturna, come tante, troppe, ha segnato ancora una volta la città di Sulmona. Notte selvaggiaquella di ieri, siglata a suon di sprangate, di pugni, calci, di grida e di sangue. Nata sulle gradinate dell’Annunziata, e poi finita con fughe precipitose tra gli storici vicoli: notte con carabinieri, polizia, guardia di finanza e l’immancabile 118 che ha raccolto giovani sanguinanti e con i volti tumefatti. Lavoro aggiuntivo per il pronto soccorso dell’ospedale. Tutto qui? No. Noi non dimentichiamo la nottataccia vissuta da tanta gente che a nottefonda ha dovuto interrompere il riposo. Di questo aspetto, nessuno se ne preoccupa. E’ l’ennesimo episodio cui assiste, quasi inerme, la città, uno dei tanti che tengono sotto scacco pure le forze dell’ordine. I protagonisti sono sempre loro, giovani e giovanissimi, nei cui confronti si sono rivelati e si rivelano come inutili gli appelli delle istituzioni; attorno ai quali, purtroppo, aleggia una sorta di salvacondotto, una specie di tolleranza e di argine giustificativo; quasi una protezione creata da quei cattivi maestri pronti a definire gli episodi come atti goliardici o di esuberanza legata all’età. Nossignore, diciamo noi. Questa, cui assiste la città, è violenza gratuita: la rissa, l’incitazione al disordine, lo sfregio nei riguardi dell’arredo urbano, le deiezioni in ogni angolo, le bottiglie frantumate contro i muri, e poi il sangue, non hanno nulla a che vedere con le trasgressioni esuberanti. C’è da temere che di questo passo, si favorirà l’arrivo del coprifuoco; guardate che non stiamo drammatizzando; i tempi non sono quelli del disarmo della polizia, corriamo il rischio di finire tutti sotto il tacco dei fanatici degli stivaloni. L’aria che saremo costretti, tra qualche tempo, a respirare non sa di distensione; ma a parte questa valutazione, non è tollerabile che il centro della città di Sulmona, di notte, diventi il regno violento di bulli e bulletti in pantaloncini corti. Noi andiamo ancora avanti, pur sapendo che un corteo di psicologi e docentisono pronti a svilire queste nostre valutazioni. Ci rivolgiamo, infine, alle famiglie, a quei genitori che magari sono chiamati poi a rispondere delle gesta dei loro figlioli alla polizia, o a recarsi nel pronto soccorso a riprendere qualche belligerante caduto sul campo. Non parlino di disagio giovanile e non se la prendano con la società: la società sono loro stessi
Questo Luigi Liberatore non mi è mai piaciuto ,con quella sua prosa tesa più che a trattare la notizia ad esternare il suo parere ,mettendo ogni volta in mostra quelle sue conoscenze scolastiche spacciate per cultura superiore. Atteggiandosi a di se dicente opinionista che trasuda vocazione pedagogica. Mi è sempre sembrato un ” solone”, un conservatore con marcate punte di reazione con la forma mentis dei peggiori populisti in questo suo ultimo articolo invece emerge il suo qualunquismo e la sua anima fascista.
bene,e’ tutto depenalizzato,nessun reato,nessuna pena,nulla possono le Forze, Giudici compresi,le responsabilita’ ? Dei politicialtroni che hanno approvato le leggi depenalizzando di tutto e di piu’,le regole non esistono,punto, che fare?
Mr. Musk con i suoi Flamethrower,sicuramente il miglior deterrente,negli Stati Uniti funziona,o no?