GIALLO DI CASTROVALVA, DA UN MESE SI CERCA LA VERITA’ SUL CADAVERE NEL SACCO A PELO

Si allarga oltre i confini regionali l’inchiesta sul cadavere rinvenuto, proprio un mese fa, il 30 luglio, ai piedi del borgo di Castrovalva. Quel cadavere, interamente nudo e avvolto in un lenzuolo, dentro un sacco a pelo, non ha ancora un’identità. La salma di quell’uomo, un anziano sulla settantina d’anni di età, è da un mese nell’obitorio dell’ospedale di Chieti. Non c’è alcuna certezza su quel cadavere: chi e perchè lo ha abbandonato in quel luogo. Non può essere stato ucciso, perchè sul corpo di quello sconosciuto l’autopsia non ha rilevato segni di violenza. Resta invece in piedi l’ipotesi dell’occultamento di cadavere di un pastore clandestino ed è per questo che le prime battute delle indagini si sono mosse verso aziende della zona per un censimento di tutti i lavoratori con età superiore ai sessanta anni. Ma quella pista, al momento, non sembra aver conseguito risultati investigativi. Verifiche gli inquirenti stanno facendo anche su possibili denunce di scomparsa che possano riportare sulle tracce di quell’anziano. Un giallo che ad un mese dal ritrovamento del cadavere resta irrisolto. I nodi da sciogliere restano tutti.