A PALAZZO ANNUNZIATA LA MOSTRA DELL’ARTISTA DELL’INCONSCIO MISHAN
Vernissage sull’arte dell’inconscio per l’artista abruzzese Maurizia Nardella, in arte Mishan, domani, sabato 13 agosto, a palazzo dell’Annunziata, alle 11. Il nome d’arte che Maurizia Nardella ha voluto per sé deriva dal cinese “andare alla ricerca di” e “montagna”, quindi “alla ricerca della montagna ” e la pronuncia è Mī shàn. Nella lingua cinese possono essere formate un’infinità di parole dal suono simile, in cui la differenza è dettata dai toni e dai caratteri scelti. A “Mishan” avrei quindi potuto associare significati diversi, ma, dopo aver spiegato ad un’amica cinese la storia dietro questo nome, è stata lei a propormi di usare questi due caratteri. “Il nome però lo uso da molto tempo prima di sapere che, un giorno, avrei studiato il cinese. Lo usavo da piccola segretamente, per me era come qualcosa di prezioso, anche se non ne comprendevo il perché. Lo reputo un “nome non nome”, ossia un termine generico che si riferisce al tutto e al niente, all’energia che muove il mondo, quindi ad una sorta di Dao taoista. Mishan non sono io, Mishan è l’energia che muove le mie mani per creare i dipinti , è ciò che permette a tutti noi di vivere e che ci accomuna silenziosamente. Io sono solo uno strumento che questa energia usa per manifestarsi al mondo, attraverso immagini-simbolo” spiega l’artista originaria di Molina Aterno.