GIALLO DI CASTROVALVA, SI SEGUE LA PISTA DEL PASTORE CLANDESTINO: QUALCUNO VOLEVA NASCONDERE LA SUA MORTE
Potrebbe essere il cadavere di un pastore immigrato clandestino quello trovato la mattina del 30 luglio scorso nelle vicinanze di Castrovalva, borgo e frazione di Anversa degli Abruzzi. I carabinieri che indagano sul giallo stanno tentando di acquisire qualche elemento importante dalle immagini registrate dai circuiti di videosorveglianza della zona, puntando la loro attenzione soprattutto al passaggio di auto sospette che potrebbero essere in qualche modo connesse al trasporto in quel luogo del cadavere di un uomo dall’apparente età tra i settanta e ottanta anni. Se dall’esame tossicologico verrà esclusa l’ipotesi di una morte per avvelenamento, tenendo conto che la salma non porta segni di lesione né di ferite da taglio o da arma da fuoco, tornerà probabile l’ipotesi di una morte naturale che però qualcuno ha avuto tutto l’interesse a tenere nascosta, occultando quel cadavere pensando che in quel luogo nessuno lo avrebbe mai notato. Quel cadavere potrebbe appartenere ad un pastore, irregolare, che avrebbe lavorato in un allevamento non solo della zona ma anche in località più distanti dalla Valle Sagittario, come nel resto d’Abruzzo o anche nel Lazio o in Campania. Ed è per questo motivo che i militari dell’Arma stanno passando al setaccio gli allevamenti della zona ed oltre. Ipotesi percorribile resta anche quella di un uomo scomparso in questi ultimi anni nell’area dell’Italia Centrale.