SCANNO, SAMOS E IL DRAMMA DEI MIGRANTI NEL LIBRO DI MICHELANGELO BARTOLO

Domenica 24 luglio, alle 16, a Scanno, in piazza Santa Maria della Valle, si terrà la presentazione del libro Samos. Un medico “in vacanza” nei campi profughi in Grecia (Infinito, maggio 2022) di Michelangelo Bartolo, con la prefazione del cardinale Matteo Zuppi, neoeletto presidente della Conferenza Episcopale Italiana.  Un libro che affronta il tema della migrazione, tornato di estrema attualità per l’aumento degli sbarchi sulle nostre coste e per la guerra in Ucraina. Un diario di viaggio sincero, agile e spesso ironico che ci aiuta a riflettere sul ruolo di un’Europa, che ci piaccia o no, inevitabilmente sempre più multietnica.  In questo suo ottavo libro, Bartolo – attualmente dirigente dei Servizi di Telemedicina della Regione Lazio, già fondatore di decine di centri di Telemedicina in Africa, America Latina e Italia – racconta la sua ultima esperienza volontario con la Comunità di Sant’Egidio, presso i “centri di accoglienza” dei migranti: luoghi più simili a delle carceri a cielo aperto, dove spesso mancano i più elementari servizi, dove è quasi impossibile avere un’assistenza sanitaria e i bambini sono privati del diritto alla scuola.   Un arcipelago di diversi volontari e Ong gravitano intorno ai campi profughi e suppliscono a tutto questo, anche se, spesso, per ragioni di “sicurezza” non è dato loro il permesso di operare all’interno delle strutture per i rifugiati. Con il pubblico dialogheranno Giovanni Mastrogiovanni, sindaco di Scanno; Don Joseph Mazola, parroco di Scanno; Giuseppe Putignano, sociologo; Silvia Mosca, dottoressa in Filosofia. “Siamo fieri e onorati di quest’incontro con il dottor Bartolo, che riteniamo scannese d’adozione: presentiamo i suoi libri ormai ogni anno”, afferma Davide Cetrone, presidente della Pro Loco di Scanno, associazione capofila nell’organizzazione dell’evento. “Ci stanno a cuore i suoi temi ed il suo modo giovanile e concreto di scriverne. Con questo sfaccettato panel di relatori contiamo di sensibilizzare un pubblico variegato, su un tema che ci tocca non da lontano né in astratto: anche Scanno è stato chiamato ad accogliere profughi della guerra in Ucraina”, conclude Cetrone.