PONTE CAPOGRASSI, SI CERCANO I FONDI PER ULTIMARE LO STUDIO DI STABILITÀ SISMICA

A seguito del distacco di alcuni pezzi di cemento dal ponte Capograssi, in Comune si è avvertita la necessità di procedere allo studio sismico avviato nel 2018 ma mai portato a termine per esiguità dei fondi. A fare il punto della situazione è l’assessore Franco CASCIANI. “I distacchi che ci sono stati sono diretta conseguenza della carbonazione dei ferri favorita dalle infiltrazioni di acqua”, spiega Casciani, “a contatto con l’acqua i ferri si arrugginiscono, aumentano di volume e si distaccano dal cemento. I pezzi caduti fanno parte del copriferro. È chiaro che la situazione non è da sottovalutare perché in alcuni punti l’ammaloramento del calcestruzzo sta andando avanti in maniera importante”. A dire il vero già nel 2018, subito dopo il crollo del ponte di Genova, l’allora amministrazione Casini decise di ordinare uno studio sullo stato di salute del ponte disponendo contemporaneamente il divieto di sosta delle auto sul ponte. Verifiche che, però, non sono mai partite. “Stiamo cercando di far ripartire una procedura che si è inceppata”, spiega Casciani. Originariamente lo studio sulla verifica della stabilità del ponte era stata affidato all’Università dell’Aquila, stanziando solo 6/7 mila euro. Risorse ritenute esigue tanto che l’Università ha subappaltato ad un’altra ditta il lavoro. Ditta che non ha dato seguito allo studio affidando a sua volta l’incarico a un terzo soggetto. “Ho parlato con i responsabili di questa terza società l’ACND”, evidenzia l’assessore ai lavori pubblici, “e mi hanno spiegato che il lavoro era fermo perché mancavano le progettazioni originali di ponte Capograssi, per poter procedere alla verifica sismica. Siamo riusciti a recuperare il progetto originario, a firma dell’ing. Riccardo  Morandi, solo qualche mese fa, e ora stanno esaminando questa progettazione. Penso che nelle prossime settimane, con molta probabilità, procederanno con una prima fase, anche se servono altre risorse per fare uno studio dettagliato e completo”. Per quanto riguarda l’intervento vero e proprio, il Comune ha presentato una richiesta di fondi per la messa in sicurezza, nell’ambito del Pnrr, ma al momento sono state ammesse al finanziamento solo poco meno di 1000 domande su un totale di oltre 9.000.