Dott. Gianvincencenzo D’Andrea – Tutti i dati dimostrano che nonostante il caldo torrido di questi giorni e il maggior tempo passato all’aperto il virus Sars CoV2 continua a circolare alla grande fra la popolazione producendo il numero di casi ( non modesto in verità!) di cui riferiscono i mezzi di informazione.
La causa di ciò risiede nel fatto che le ultime varianti virali ( o meglio le ultime sub-varianti BA4 e BA5 Omicron),come è stato rilevato,sono molto più contagiose rispetto alle precedenti e perché per contrarre il COVID da un infetto ( a distanza ravvicinata e senza protezione) basta pochissimo tempo .
Ma alcuni aspetti della modalità di ripresa della pandemia hanno fatto ritenere agli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità che possano esserci anche altri fattori.
Personalmente penso di averne individuato almeno uno.
Negli ultimi tempi, parlando con amici farmacisti e con i direttori di alcuni supermercati, mi è stato riferito che l’acquisto dei tamponi antiCOVID” fai da te” è schizzato alle stelle mentre l’esecuzione dei test specifici negli studi medici e nelle farmacie è rimasto immodificato.
Ora dal momento che non è pensabile che l’impennata degli acquisti sia legata ad una decisione prudenziale di quanti vogliono crearsi una scorta domiciliare per le prossime future evenienze ( come si fa con le scatole di cerotti ! ), l’unica spiegazione del fenomeno rimane il massiccio ricorso all”uso ” dei tamponi fai da te” per testare la presenza di un’infezione COVID in caso di sintomi fortemente sospetti.
E qui arriviamo al punto critico.
Premesso che i tamponi ” fai da te “( quelli usati a casa) hanno una sensibilità molto bassa ,ovvero sono in grado di identificare la presenza del Virus Sars CoV2 a volte solo nel 30% dei casi, l’esecuzione dell’esame da parte di persone non esperte ne riduce ancor più la sensibilità con il risultato di considerare negativi casi che non lo sono di fatto permettendo ad essi di proseguire le normali attività sociali con la conseguenza di diffondere ancor più il virus.
Ma forse la volontà di procedere da soli,(senza contattare il medico) alla diagnosi della malattia è legata anche alla possibilità di decidere autonomamente i tempi di guarigione per riprendere le usuali occupazioni senza essere costretti a rispettare le attuali disposizioni di isolamento obbligatorio in caso di positività.
Per non parlare poi del fatto che evitando di eseguire un test validato ( come quello effettuato negli studi medici,nelle farmacie o presso la ASL ) ci si sottrae a tutte le incombenze di ordine burocratico e sanitario vigenti in materia.
Tornando ,infine, a quanto dichiarato dall’Istituto Superiore di Sanità si ritiene che attualmente in Italia,al di la di quanto dicono i dati ufficiali, ci siano più di 3 milioni e mezzo di positivi.
E’ scontato , allora, per tutte le ragioni poc’anzi dette, che il virus Sars CoV2 continuerà tranquillamente a circolare fra noi e lo farà ancora più agevolmente se potrà contare sui nostri comportamenti poco responsabili, sia di quelli che , come abbiamo detto,fanno tranquillamente di testa propria per stabilire l’esistenza o meno della malattia COVID sia di quelli che che ,contrariamente a quanto richiesto dalla attuale situazione epidemica, hanno abbandonato ogni forma di prevenzione e protezione individuale ( mascherine FFP2, distanziamento interpersonale,lavaggio delle mani ecc.) nell’illusoria convinzione che ormai non c’è ne sia più bisogno.