RADDOPPIO PESCARA-ROMA, MARSILIO IN TRENO PER VERIFICARE PUNTI DI FORZA E CRITICITA’
Sul treno regionale 4207 Ancona-Sulmona delle 8.25 dalla stazione centrale di Pescara fino a Scafa, alla stazione ferroviaria di Scafa-S.Valentino-Caramanico, per poi raggiungere in macchina quella di Alanno e successivamente fare tappa agli scali ferroviari di Manoppello. A breve si recherà alla stazione ferroviaria di Chieti Scalo non senza aver effettuato un sopralluogo all’altezza di Brecciarola, frazione di Chieti, dove è prevista una deviazione della linea in direzione della rotatoria dell’Interporto. Sono le tappe del tragitto che il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, ha compiuto oggi con l’obiettivo di effettuare una serie di sopralluoghi nei territori dei Comuni interessati dal raddoppio della linea ferroviaria Pescara-Roma e, al tempo stesso, di confrontarsi con i sindaci ed i cittadini sulle criticità legate alla realizzazione dell’opera. “Sulla strategicità per l’intero Abruzzo di questo importante intervento infrastrutturale su ferro non ci sono dubbi – ha esordito il presidente Marsilio – e non è certo a caso che oggi ho voluto percorrere la tratta ferroviaria oggetto dei lavori per il potenziamento e la velocizzazione della Roma-Pescara. Infatti, proprio per questa prima tratta, che collega Pescara a Scafa, ci sono progetti pronti e, a tal proposito, sta proseguendo il dibattito pubblico. Inoltre, a breve la conferenza di servizi, almeno per una parte di questi lotti, sarà chiamata ad assumere delle decisioni”. Marsilio, nel suo tour ferroviario, caratterizzato anche da un punto stampa, che si è svolto a Scafa, è stato accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis, dal consigliere regionale, Mauro Febbo, dal direttore generale della Regione, Antonio Sorgi, dal direttore del Dipartimento regionale Infrastrutture e Trasporti, Emidio Primavera e dal dirigente regionale Paolo D’Incecco. Nell’occasione, sono intervenuti anche il responsabile del procedimento del progetto di Rfi Andrea Borgia ed il progettista di Italferr Fabrizio Arduini.
“Percorrere in treno tutto questo tragitto, che rifaremo anche a ritroso, andando a incontrare tutti i sindaci ed i comitati cittadini insieme ai tecnici di Rfi e di Italferr ed ai tecnici del nostro Dipartimento ci consentirà di entrare più nel dettaglio e di verificare anche le eventuali criticità nell’ottica di migliorare il progetto, laddove sia possibile. Però, la cosa più importante da sottolineare – ha rimarcato il Presidente – è che, questa mattina, abbiamo preso un treno a Pescara, alle 8:25, che è arrivato a Scafa dopo quasi un’ora raggiungendo una velocità media di appena 25 chilometri all’ora e che poi ha raggiunto Sulmona dopo un’ora e mezza di viaggio. Lo stesso tempo che si impiega con l’auto dal casello autostradale di Brecciarola alla barriera di Lunghezza. E’ chiaro che, con questi presupposti, questo treno non sarà mai un’alternativa credibile al trasporto su gomma. Inoltre, ha aggiunto – sono anche pochi i treni che percorrono questa linea e che fanno queste fermate. Invece, – ha spiegato Marsilio – questa dovrebbe essere, in realtà, una metropolitana di superficie capace di andare avanti e indietro ogni 20-30 minuti per collegare Pescara Centrale, Pescara Portanuova, Pescara San Marco, San Giovanni Teatino a Chieti Scalo, Alanno e Scafa, e portare i cittadini a realizzare quella dimensione metropolitana di questo territorio che permetterebbe a chi vive all’interno di vivere comodamente, di poter lavorare anche nella grande città senza dover trasferire per forza la propria residenza. L’argomento principale, quando affrontiamo il tema del potenziamento di questa linea ferroviaria, – ha concluso Marsilio – è come “stappare” questa linea visto che, ad esempio, oggi abbiamo dovuto fare ben 15 minuti di sosta a Pescara Portanuova perché la linea è intasata e bisogna dare priorità ai treni a lunga percorrenza. Questo però oggi va a discapito del pendolarismo finisce per danneggiare l’intero territorio”.