METANODOTTO SNAM, MARSILIO REPLICA E ATTACCA IL SINDACO DI SULMONA
“Sul parere reso dalla Regione è ora di finirla con le mistificazioni. Alla riunione convocata dal ministero si esprimono pareri sulla base delle competenze attribuite. Una riunione del genere non è un’assemblea politica dove si va a fare propaganda. La regione aveva il compito e il preciso dovere di esprimere la compatibilità dell’opera con alcune precise normative tecniche e con determinati strumenti pianificatori. Non potevamo testimoniare il falso dicendo che l’opera contrasta con le norme e con questi strumenti pianificatori, quando l’istruttoria degli uffici certifica il contrario. I nostri uffici hanno riscontrato la compatibilità dell’intervento sotto il profilo tecnico e amministrativo. Se avessi costretto i nostri uffici e i nostri dirigenti a dire il contrario avrei commesso un reato e avremmo prodotto in quella conferenza un vero e proprio falso ideologico. Chi è andato a fare politica in una sede tecnica ha solo dimostrato per l’ennesima volta i propri limiti culturali, politici e morali. D’altronde è ora di finirla con questa recita: se il partito democratico nelle persone del sindaco di Sulmona e del “presidente emerito” (che si permette di partecipare a una riunione nella quale non ha nessun titolo ne è stato invitato) vuole sfiduciare Cingolani e il governo che sostiene con molta determinazione la necessità di realizzare quest’opera, invece di prendere in giro i cittadini di Sulmona della Valle Peligna votino la sfiducia al ministro Cingolani e al governo Draghi che ne sostiene l’azione. Tutto il resto sono chiacchiere vuote”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.–
Mah! Io sono sempre per una nuova jamm mo’.
Contro il metanodotto? Intanto ricacciamo a ciampate in culo chi a Sulmona si è venuto a fare votare politicamente e poi vuole fare il tecnico.
Un politico non esprime un parere tecnico, MAI! E’ tenuto ad esprimere un parere politico rispondente al programma, tutelando l’ambiente e la popolazione
D’accordo Salvatore.
Quello che si vuole fare è da pazzi!