PRATOLA CITTA’ FUTURA PREPARA I “BOTTI” PER IL COMIZIO DI CHIUSURA
Si conclude stasera, alle 21.45, nella piazza della Madonna della Libera la campagna elettorale della lista Pratola Città Futura caratterizzata da numerosi incontri e comizi nei quartieri e nelle piazze della cittadina. Ieri il candidato sindaco Alfonso Fabrizi e alcuni candidati che compongono la lista di Pratola Città Futura sfidando il tempo inclemente hanno incontrato i cittadini del quartiere di piazza Leonardo da Vinci, da sempre trascurato dalla passata amministrazione e anche in questi giorni: è stata l’unica zona della cittadina dove il candidato Antonella Di Nino e Pratola Bellissima non si sono degnati di spiegare quale sia il loro programma di rilancio e sviluppo del quartiere. Ad aprire il comizio Lhorenzo Hallulli, rappresentante di spicco della comunità albanese residente a Pratola e pienamente integrata nel tessuto sociale cittadino. “Sono uno dei giovani di questa lista che guarda al futuro cosa che non traspare nella lista dei nostri avversari dove non è stata candidata alcuna persona sotto i trent’anni di età. Quando si parla dei giovani si parla del futuro del territorio, di cultura, di lavoro, di occupazione e di ambiente. Ed infatti a noi giovani spetta il compito di programmare il futuro di questo territorio. Questo può avvenire solo con il nostro coinvolgimento diretto nella politica. Noi giovani perciò dobbiamo pretendere di essere ascoltati. Il campo più importante è quello dell’inserimento nel mondo del lavoro dove noi giovani rappresentiamo la fascia più debole. Spesso i giovani sono scoraggiati dalla mancanza della meritocrazia, molto più pervasiva di quanto non si creda. Una parola poco conosciuta dalla nostra controparte” ha affermato Hallulli. Le proposte di attivare nel municipio di Pratola uno sportello del cittadino, per l’ascolto delle esigenze e dei bisogni di ogni pratolano e di una unità di cure con medici di base a disposizione dei cittadini sono state ribadite dalla candidata consigliere Simona Bebri. La candidata Barbara Volpe ha tenuto ad intervenire nel quartiere dove è nata, “per dare un segno di vicinanza oggi ed un impegno per il prossimo futuro” sottolineando lo stato di degrado nel quale versa proprio questo quartiere. “Se saremo eletti cambieremo il volto, non solo a questa zona ma a tutta la cittadina. Avvieremo una politica di deciso contrasto alla diffusione dell’alcolismo, della ludopatia e dell’uso delle droghe”. “Al centro del nostro programma abbiamo posto la rigenerazione urbana che non è solo un fatto urbanistico ma un progetto sociale che punta al recupero di quartieri abbandonati ed edifici disabitati. Obiettivi indispensabili per creare turismo e nuova economia. Mentre si è rivelata inutile la trovata dell’amministrazione Di Nino della cosiddetta casa ad un euro. La strategia del sindaco è stata un fallimento. Il nostro progetto prevede invece la rigenerazione del centro storico per riportare il cuore di Pratola all’antico splendore” ha precisato il candidato sindaco Alfonso Fabrizi. “Ho fatto un giro in bicicletta per strade e quartieri di Pratola, pensando alcune proposte. L’orto sociale nell’area pubblica destinata a drive in, con il Comune che mette a disposizione un pezzo di terra dietro pagamento di una somma simbolica. Un parcheggio coperto nella zona del cimitero, attraverso un pergolato in fotovoltaico, con un chiosco per la vendita dei fiori. Spazio verde per bambini nelle vicinanze dell’asilo Ciaglia. Uno spazio verde con le giostrine. Scendendo verso piazza Leonardo da Vinci sarà realizzata una riviera lungo le sponde del fiume abbellita con i fiori. Infine avvieremo una campagna contro l’abbandono di animali, perchè a Pratola è molto sentito il problema del randagismo, nonostante i 33mila euro spesi ogni anno dall’amministrazione uscente che non ha risolto il problema”. Con queste proposte la candidata Caterina Di Simone ha concluso il comizio, dando appuntamento a questa sera, alle 21.45, in piazza Madonna della Libera per l’appello agli elettori del candidato sindaco Alfonso Fabrizi.