SUICIDIO IN CASA DI RIPOSO, PESANTE CONDANNA PER IL TITOLARE
Pesante condanna per l’imprenditore A. S., alla pena di tre anni e tre mesi di reclusione, con sentenza emessa oggi dal Tribunale di Sumona. La vicenda risale al novembre 2016 quando nella casa di riposo gestita dall’imputato, uno degli ospiti della struttura si uccise, gettandosi da una finestra del terzo piano. Subito soccorso dal personale in servizio l’anziano morì qualche ora dopo nell’ospedale di Sulmona. La Procura di Sulmona aprì l’inchiesta ritenendo che l’anziano, per la sua patologia, non avrebbe potuto essere ospitato in quella struttura ma in una residenza sanitaria assistita. Una tesi che i magistrati hanno fondato su una relazione dei Carabinieri del Nas che, nell’immediatezza dei fatti, fecero apposito sopralluogo. La sentenza sarà appellata dall’avvocato difensore, Alessandro Scelli. Secondo l’avvocato l’istruttoria dibattimentale avrebbe accertato che l’uomo non soffrisse di disturbi della psiche ed era autosufficiente, come confermato dallo stesso suo medico curante, che costantemente lo aveva visitato.