QUEL GRAN PASTICCIONE DI FRANCO CASCIANI
di Luigi Liberatore – Noi lo abbiamo capito il segretario del Circolo Pd di Sulmona, nonché vice sindaco del capoluogo peligno. Le sue parole di elogio nei confronti del primo cittadino di Pratola Peligna, che noi riteniamo sacrosante nella sostanza, non doveva e non poteva, tuttavia, dirle così sfacciatamente in pubblico. Franco Casciani, in fondo, stava facendo emergere in quella circostanza una sorta di linea solidaristica che unisce gli amministratori di ogni luogo e sotto qualsiasi bandiera in quanto combattenti di prima linea, ma ha sottovalutato che in quel momento stava per tessere, lui uomo di sinistra, gli elogi ad una esponente della destra. A intuito, diciamo subito che Antonella Di Nino non aveva nessun bisogno di sostegno (gli stilisti del linguaggio lo chiamano endorsement) in questa sua campagna elettorale in cui chiede ai cittadini di Pratola Peligna la riconferma a sindaco. Gli endorsement, ecco diventiamo eleganti pure noi, gli vengono semmai dal suo avversario, Alfonso Fabrizi, esponente della sinistra e col Pd in campo, il quale piuttosto che attingere forza dal suo programma elettorale va alla ricerca di elementi estemporanei e dietrologici come dir male della macchina amministrativa comunale. Brutto esordio quello di attaccare i dipendenti del Comune. Ma veniamo a Casciani. Gli piace parlare, lo abbiamo capito, e in questo senso è genuino. Ma in politica molto spesso bisogna tacere, e lui in quel momento, perché segretariodel Circolo Pd di Sulmona, doveva astenersi da qualsiasi commento sulla Di Nino in quanto il Pd di Pratola Peligna fa battaglia contro. Non pensiamo che sia stata la “mise” della Di Nino a tramortirlo, piuttosto ciò che noi abbiamo evidenziato nella premessa di questo articolo. Poi se l’è presa con i giornalisti che avrebbero travisato, come al solito, le sue parole. Ad inchiodarlo ci sono, purtroppo per lui, le riprese video e audio. Se ai giornalisti, questo è vero, piace fare degli avvenimenti politici una sorta di autocelebrazione, censurare o dare giudizi e scoprendosi pure di parte, qualche volta fungono anche da notai del momento. Come in questo caso. I giornalisti, quelli autentici, se messi in politica non saprebbero dove mettere mani, noi in maniera dimessa possiamo solo dire a Franco Casciani di stare più attento. Ma di non stare zitto davvero, sennò a noi gli spunti per scrivere chi ce li dà più
Dico a Casciani di tenere aperta la sezione del PD. La sede è stata comprata con i soldi degli iscritti, ma è sempre chiusa. Quindi se non si discute nella sede opportuna , mi domando quale è la delega che riceve dagli iscritti?
Vergogna Casciani!!!!!!!!!!!
Si, è un bel pasticcio… di tutti.
Anche l’accomunare “il capire” con “l’intuito” qualche dubbio di comprensione “impiastricciato” a noi lettori lo lascia.
Un aiuto o un en”dorsO”ment, o meglio una mano non si nega mai, specialmente in politica, d’altronde l’ambiguità è una delle essenze della politica, e poi così “se ne spiega bene il perché della presenza” in una rievocazione dei momenti salienti di un anno, il 1992 e dove alcuni illustri partecipanti del “parterre d’eccezione” non si “capiscono” (https://it-it.facebook.com/poloscientificotecnologicofermi/) ancor più per il ripiego “istituzionale”, che va comunque apprezzato nel suo gesto.
Errato il “dors” e “ment” segnalato sulla figura dello sfidante Sindaco, laddove anche li, in famiglia l’ambiguità della doppia appartenenza civico/istituzionale impatta pesantemente.
In conclusione, il tripudio dell’imparzialità giornalistica.
Solo tante inutili chiacchiere,mania di protagonismo,pensassero a tacere e produrre di più ,Sulmona sta a zero…
Vero che Casciano sia un chiacchierone, ma è altrettanto vero che il giornalista Liberatore faccia continuamente l’endorsement e perfino sviolinate ad un personaggio politico è altrettanto stucchevole. Sono entrambi personaggi di cui la politica, quella onestà, non ha bisogno. Pongo una domanda a Casciani: conosce il Candidato Sindaco Fabrizi? Conosce i programmi elettorali? Sicuramente no. Conosce i valori etici della politica? .,..