DAL PREMIO PRATOLA MESSAGGIO DI PACE “CONTROCORRENTE”
Dal Premio Pratola un messaggio di pace forte e soprattutto “controcorrente” è arrivato oggi pomeriggio da Moni Ovadia, attore, poeta, musicista, tra i premiati, che facendo eco al vescovo Michele Fusco ha lanciato un suo appello per la pace. “Nessuna pace si prepara armandosi – ha detto Moni Ovadia – i Romani, che avevano un grande impero come tutti gli imperialisti avevano lo slogan “si vis pacem, para bellum”, se vuoi la pace prepara la guerra. Se noi vogliamo entrare in un’altra era dobbiamo cambiare, “si vis pacem, para pacem”. Moni Ovadia al momento della sua premiazione ha detto questo avendo apprezzato molto l’opinione espressa nei suoi saluti iniziali dal vescovo di Sulmona che ha parlato, con tutta chiarezza, di un’Europa che non può continuare solo a sostenere l’Ucraina, fornendo armi e aspettando così l’arrivo della pace. Ma deve farsi promotrice di pace. Stessa affermazione di un altro dei premiati, Antonio Padellaro, giornalista ed editorialista de “Il Fatto Quotidiano” che ha precisato come sia necessario sgombrare il campo da ogni ipocrisia e faziosità, nel dibattito di questi giorni e auspicando che i giornalisti siano più rigorosi nel distinguere tra fatti e opinioni. Sono stati loro ad animare la cerimonia di consegna dei premi del Pratola, che ormai da tredici anni è tra i riconoscimenti di rango nazionale ed internazionale, con l’organizzazione dell’associazione Futile Utile di Ennio e Pierpaolo Bellucci. Magistrale è stato il presentatore Luca Di Nicola che ha “accompagnato” l’intera cerimonia. Protagonisti della serata anche i Leoncini d’Abruzzo, valido complesso bandistico di Pescina con il soprano Chiara Tarquini. Con le autorità, oltre al vescovo, i sindaci di Pratola e Sulmona, Antonella Di Nino e Gianfranco Di Piero, il consigliere regionale Antonietta La Porta, la presidente della Bcc di Prtao, Maria Assunta Rossi e il presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, protagonisti sono stati gli altri premiati Giorgio Pasotti, direttore Teatro stabile d’Abruzzo, Federico Buffa giornalista, Andrea Fusco, giornalista Rai Sport, Beya Ben Abdelbaki, console della Tunisia a Napoli, Vito Di Cioccio, scienziato e ricercatore dell’Achilles Vaccines, Rosa Nicoletta Tomasone, del Centro Culturale internazionale Einaudi, Alessia Ventresca e Alessandra Del Cimmuto, per Libera Abruzzo, Roberto Di Jullo, artista, Beppe Frattaroli, musicista e compositore, Sabrina Prioli, cooperatrice internazionale.