MARSILIO ACCELERA SUL TRIBUNALE PER PAURA DI UN NUOVO “JAMM’ MÒ”
di Luigi Liberatore – Il presidente della Giunta regionale abruzzese, Marco Marsilio, ha scritto (nuovamente) al ministro della Giustizia per sollecitare un intervento risolutivo sulla questione del tribunale di Sulmona. La vicenda, meglio conosciuta come soppressione dei tribunali minori, è arcinota e coinvolge, in un de profundis annunciato da tempo ma non ancora recitato per mancanza del corpo del “reato”, pure quelli di Avezzano, Lanciano e Vasto.I quattro tribunali sono ancora in vita in virtù di una proroga (la sempiterna pomata curativa italiana) e Marsilio ha aspettato che venisse varata la mini riforma dell’Ordinamento giudiziario per chiedere a Marta Cartabia di “costituire un apposito tavolo di confronto sul tema”. A noi piace andare alle fonti del problema e siamo convinti che i quattro tribunali saranno soppressi benchè sulla vicenda, i politici soprattutto, ci abbiano messo a più riprese le mani per alimentare speranze e illusioni ma solo per i loro interessi di bottega e con una retorica stucchevole se non irritante. Abbiamo rispetto, però, per gli avvocati che si sono battuti e si stanno battendo per un rovesciamento della previsione ablativa dalla mappa giurisdizionale dei quattro presidii, perché nelle loro iniziative abbiamo sempre riconosciuto passione e senso pratico. Nella lettera di Marsilio, che formalmente ricalca lo stile da segreteria vaticana, notiamo tuttavia il fremito di chi la sa lunga. Sapete perché Marsilio incalza la Cartabia? Perché in cuor suo vorrebbe che sia questo governo a definire la questione, in un senso o nell’altro. Le elezioni politiche sono a un tiro di fucile e proprio lui non vorrebbe trovarsi magari domani al governo con questa patata bollente ancora tra le mani. Questa è una nostra idea perché il presidente della regione Abruzzo apparirà svagato ma è furbo, e comunque opera anche per gli interessi futuri della Destra. Provate ad immaginarecosa possa succedere se il tribunale di Sulmona venga soppresso proprio sotto un Governo con Fratelli d’Italia al timone: un nuovo Jamm’mò. Forse siamo andati un po’oltre, ma non tanto lontani. Noi ci auguriamo che la destra non vinca le elezioni ma che sul solco già delineato dei quattro tribunali non si dicano ulteriori stupidaggini