TORNA LA PROCESSIONE DEL SANTO PATRONO ED È GRANDE PARTECIPAZIONE (Video)

E’ stato un ritorno assai partecipato ad un’antica e sempre amata tradizione dei sulmonesi la processione di San Panfilo, patrono della città di Sulmona e della diocesi di Valva, che ieri sera ha attraversato le vie principali del centro storico. Presieduta dal vescovo Michele Fusco e dai canonici e parroci diocesani la processione, avviatasi dalla Cattedrale, è stata aperta come sempre dalle rappresentanze delle due confraternite cittadine, la SS.Trinità e S.Maria di Loreto, appena reduci dai riti della Settimana santa.

Processione di San Panfilo

Alle marce musicali eseguite dal complesso bandistico Acmi di Introdacqua si sono alternate le preghiere guidate dal vescovo e dai rappresentanti delle associazioni ecclesiali che hanno seguito la processione subito dopo il venerato busto del patrono, portato a spalla sia dai trinitari che dai lauretani. Un busto prezioso in rame dorato, argento e smalti, opera eseguita nel 1458 dall’orafo sulmonese Giovanni di Marino Di Cicco. Dopo aver attraversato corso Ovidio, tra due ali di grande folla, tornata in centro storico per la festa patronale, la processione è approdata in piazza Garibaldi e poi ha fatto rientro in Cattedrale.

Processione di San Panfilo 2022

Nell’omelia, durante la messa solenne, che ha preceduto la processione, il vescovo Fusco ha ricordato le virtù di san Panfilo, fervente e tenace difensore della fede cristiana contro le eresie del suo tempo ed ha invitato i fedeli ad imitare la devozione del santo patrono al Vangelo e alla dottrina della Chiesa, soprattutto in un momento assai delicato e drammatico, tra pandemia e rischi di conflitti mondiali, che attraversa l’intera umanità. Alla processione sono stati presenti anche gli amministratori comunali, con il vice sindaco Franco Casciani, il presidente del consiglio comunale Cristiano Gerosolimo, il gonfalone civico e la senatrice Gabriella Di Girolamo, a testimonianza del legame delle autorità civili con le tradizioni assai radicate e vetuste della comunità locale.