POLIZIA LOCALE, DAVANTI AL GIUDICE CIVILE LA VERTENZA SU PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI

Cinque agenti di Polizia Locale sono comparsi ieri davanti al giudice del lavoro del Tribunale di Sulmona, Alessandra De Marco, per la contestazione dei procedimenti disciplinari comminati dall’ex comandante, Leonardo Mercurio, il 13 maggio 2021. Il Comune di Sulmona non si è costituito in giudizio. Gli agenti, sette in totale, avrebbero richiesto secondo il comandante Mercurio la mobilità per incompatibilità ambientale, non seguendo l’iter delle procedure che prevedono la presentazione dell’istanza direttamente al Comando del Corpo. Come pure le richieste non sarebbero state adeguatamente motivate. Per questo ai sette agenti è stata irrogata la sanzione disciplinare, di lieve entità, impugnata dai diretti interessati. Una procedura, secondo il comandante,“attivata per garantire in via esclusiva il rispetto delle regole nel Corpo e dell’organizzazione del lavoro”. Ne è quindi scaturito un processo davanti al giudice civile che ha visto gli avvocati di cinque dei sette vigili urbani, Carlo La Gatta e Mauro Calore, contestare punto per punto le ragioni del procedimento attivato. Secondo i legali l’articolo 7 del regolamento di mobilità interna prevede la presentazione della richiesta davanti al segretario generale e non davanti al comandante del Corpo. Non ci sarebbe stata quindi alcuna violazione trattandosi peraltro di una mera segnalazione, secondo gli avvocati, nemmeno di un’istanza. Entrambi hanno spiegato che sarebbero stati violati i diritti di difesa poiché ai sette agenti non è stato permesso di presentarsi in sede con un legale o un rappresentate sindacale o di addurre alcuni fatti a discolpa. Per istanze dello stesso tipo, durante lo stesso periodo, non fu irrogata alcuna sanzione né fu attivato un procedimento disciplinare. I due legali hanno inoltre depositato un’eccezione preliminare, che sarà vagliata dal giudice ai fini del prosieguo del processo.