PD SOTTO ACCUSA, CINQUE CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA LANCIANO L’ULTIMATUM
Le ultime vicende interne al Pd scuotono la maggioranza e cinque consiglieri comunali Jacopo Lupi (M5S), Maurizio Balassone (Sbic), Francesco Perrotta (Sulmona Libera e Forte) con Maurizio Proietti e Caterina Di Rienzo del gruppo misto richiamano i dem al senso di responsabilità e non lesinano critiche allo stesso segretario del circolo sulmonese e vice sindaco Franco Casciani. “Spiace doverlo fare, ma urge richiamare il Pd a quello spirito di coesione e di servizio al bene collettivo con cui la nostra coalizione, nel novembre scorso, ha deciso di abbracciare la campagna elettorale. Quello stesso spirito attorno al quale si sono stretti i nostri concittadini e che ci ha assicurato il consenso nell’urna assegnandoci non un gagliardetto da sfoggiare, ma la seria responsabilità di amministrare la città” ricordano i cinque consiglieri. “È sconcertante che il Pd che oggi esprime il presidente del Consiglio comunale e il vice sindaco, si sia messo a guerreggiare contro l’amministrazione. Così come appare incomprensibile la posizione di chi da segretario di circolo attacca l’amministrazione; salvo poi esserne il vice sindaco di cui fino ad oggi ha condiviso tutte le scelte. Non c’è politica, c’è una parte del Pd che con l’arroganza pensa di poter pretendere e distruggere questa esperienza, per difendere posizioni ed interessi particolari” accusano i consiglieri, senza giri di parole. “La gestione del Cogesa è un tema da affrontare con un decisivo cambio di passo e di mentalità della sua governance, che va ripensata a partire dalla politica del trattamento del rifiuto, fino alla gestione finanziaria, posta in precario equilibrio da scelte sbagliate, da montagne di inutili consulenze e da un accumulo di crediti non riscossi vantati nei confronti di molti comuni soci. La riflessione sulle migliori figure che possano dare alla società del comune la giusta direzione, è quindi d’obbligo. Le diverse posizioni che possano animare il confronto all’interno di una coalizione sono del tutto legittime, auspicabili e costruttive, purché trovino la loro mediazione all’interno della stessa, nelle opportune sedi di dibattito e confronto politico e amministrativo: nelle riunioni di maggioranza, nelle sedute di giunta, nelle commissioni consiliari e nelle adunanze del consiglio” precisano. “La strumentalizzazione mediatica dei “distinguo”, con attacchi rivolti alla stessa maggioranza all’interno della quale il Pd ha preteso di occupare posizioni di vertice, sortisce il grottesco effetto di un pagliaccio che si percuote il capo. Peccato che ci sia la città ad assistere allo spettacolo.Noi non abbiamo tempo da perdere e ai colleghi del PD chiediamo di investire meglio il loro perché c’è una Città da governare bene e con serietà” concludono, con una sorta di ultimatum al partito democratico, nell’interesse dell’amministrazione alla quale il voto di ottobre ha chiamato la coalizione di centrosinistra.
bene,bravi, rimangono chiacchiere,la regola delle 5 W: chi,come,dove,quando,perche’.
Come risolvere i problemi ,soprattutto economici/amministrativi ,i delegati/consiglieri dovrebbero innanzitutto avanzare idee,suggerire,presentare,proporre soluzioni alle criticita’,aspettative dei Cittadini,e non comunicati stampa…come risolvere i problemi? Progetti,proposte concrete,attuabili,utili,efficaci corrispondenti agli interessi degli azionisti ,quali quelli dei proprietari; i Contribuenti,e basta, o no?