ASL 1, UNA CINQUANTINA DI LAVORATORI PRECARI VERSO LA STABILIZZAZIONE

La Direzione generale dell’Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila ha annunciato ai sindacati, questa mattina, l’avvio delle procedure di stabilizzazione del personale che, al 31 dicembre 2021 ha maturato i requisiti previsti dalla Madia, e che riguarderebbe circa 55 precari; ai quali se ne aggiungerebbero ulteriori 20 che maturerebbero i medesimi requisiti al 31 dicembre prossimo. Inoltre, entro luglio, previa definizione dei criteri in ambito regionale, si procederà alla stabilizzazione del personale assunto durante l’emergenza Covid (147 unità lavorative) il quale, al 30 giugno prossimo, maturerà una anzianità di 18 mesi. Questo quanto emerso dalla riunione del Tavolo tecnico a cui hanno partecipato la Direzione strategica della ASL 1, l’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, e le organizzazioni sindacali, per discutere sul Piano del Fabbisogno del Personale, delle stabilizzazioni del personale precario e delle internalizzazioni dei servizi. Come precisano i segretari regionale e provinciale Fpl, Francesco Marrelli ed Antony Pasqualone, “la Cgil ha ribadito la doverosa necessità di avviare il percorso di internalizzazione del personale, il quale presta la propria attività lavorativa su servizi di diretta competenza della ASL, quali, ad esempio, la RSA di Montereale, la Struttura Residenziale Protetta ed il Centro per l’Autismo di Pratola Peligna ed il personale Amministrativo utilizzato nelle diverse e strategiche articolazioni aziendali”. L’Assessore e la Direzione Generale hanno ribadito la volontà di ricondurre le attività assistenziali all’interno della competenza aziendale, ed un impegno ad individuare idonee procedure e risorse da finalizzare a tale scopo. “E’ infine emersa la consistenza di personale in somministrazione che ammonterebbe a circa 521 unità lavorative, di cui circa 330 con qualifica di Operatore Socio Sanitario, da questa condizione, emerge la necessità, da sempre ribadita dalla CGIL, di accelerare i processi per garantire alle lavoratrici ed ai lavoratori il superamento del precariato, anche in considerazione dello stallo in cui versa la procedura concorsuale unificata con la ASL di Teramo capofila” sottolineano ancora i dirigenti Cgil.