UFFICIO TURISTICO DELL’ANNUNZIATA AL TRAGUARDO DEI PRIMI 25 ANNI
“Oggi 25 anni fa si riaprivano al pubblico le porte dell’antica ex Spezieria dell’Annunziata per dare l’avvio all’Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica Comunale. Una realtà frutto di un progetto promosso dall’Amministrazione allora vigente, un esperimento che doveva avere una durata limitata, legata ad un finanziamento e che poi invece, tra non poche difficoltà è arrivata fino ad oggi”. A ricordare l’anniversario sono gli operatori dell’ufficio. “Nessuno di noi che ancora ogni mattina apre quelle grandi porte si sarebbe mai potuto immaginare di ritrovarsi a farlo dopo 25 anni, nessuno allora avrebbe mai pensato che potesse avere un futuro una realtà che era tutta da implementare, tutta da creare, dove tutto era da fare. Quegli iniziali 13 giovani selezionati tra coloro che avevano dei titoli specifici, si ritrovarono in quel 21 aprile 1997 inconsapevoli della responsabilità che pesava su di loro” sottolineano.
“Entrando nell’antica Farmacia, lo stupore fu immenso, nulla era stato predisposto per attivare un servizio di quel genere: mancavano sedie, tavoli, scarsa l’illuminazione, niente telefoni, cancelleria. Solo la pietra e il legno che raccontavano una storia lunga secoli, solo odore di polvere, rumore di pioggia e fili recisi di una storia da raccogliere e riallacciare ad una nuova, moderna ma che sapesse in che modo conciliare il presente, con il passato e guardare con fiducia al futuro. In quel momento forse abbiamo capito che tipo di avventura e di sfida ci stava aspettando, avere le chiavi di un luogo così suggestivo per trovare la chiave di lettura di una nuova storia tutta da scrivere e raccontare. La cosa più entusiasmante era che si poteva avviare qualcosa che avesse degli elementi di novità ma con umiltà e prudenza abbiamo iniziato dalle piccole cose per poi fare progressi un po’ alla volta – ricordano – Non tutti quei 13 hanno proseguito, alcuni hanno intrapreso altri percorsi professionali, altri sono subentrati, alcuni del gruppo storico continuano seguendo quella specie di tacito giuramento, di ideale che ha ispirato il momento creativo iniziale. Il segreto stava nell’avere sempre un occhio rivolto al passato e uno al futuro, i piedi puntati al presente. Le origini della nostra città, la grande storia sarebbero stati il nostro sentiero, l’attenzione, la cura, lo spirito di accoglienza, la nostra bussola; far diventare una grande casa quel luogo dove i visitatori, gli altri operatori e i cittadini stessi si sentissero sempre i benvenuti e dove nessuno uscisse senza una soluzione al suo problema o senza una risposta al suo interrogativo, dove fosse anche piacevole tornare”. “Allora non c’era la tecnologia di cui disponiamo oggi e dunque dovevamo contare solo su noi stessi e sulle nostre conoscenze di base, essere umili per poter chiedere anche aiuto, essere aperti ad allacciare tante relazioni per creare reti. I ricordi che corrono oggi come una pellicola cinematografica ci fanno riaffiorare nomi, volti, situazioni, emozioni … abbiamo lavorato anche in una tenda allestita in piazza Tresca dalla Protezione Civile durante il periodo del sisma 2009, abbiamo partecipato a tante fiere, borse del turismo ed educational con tour operator, abbiamo trasmesso informazioni almeno in tre lingue e qualche volta, è stato utile conoscere anche il nostro dialetto … tanti i turisti aiutati a ritrovare le loro origini, le loro famiglie, non pochi i discendenti degli ex prigionieri di Campo 78 che sono stati assistiti per ricostruire le storie umane vissute in questo territorio in un periodo così brutale … tanti i visitatori che poi sono diventati frequentatori abituali della nostra città, molti oggi continuano ad essere nostri amici … Insomma, 9.125 giorni di vita, ben oltre i 700.000 turisti incontrati, serviti e salutati, circa 73.000 ore di servizio effettuate, se non con l’unica interruzione causata dai due recenti lockdown”. “Un sentito grazie a tutti quelli che hanno contribuito a rendere possibile tutto questo, a chi ci ha accompagnato e sostenuto, a chi è ancora nostro compagno di viaggio, a chi ha intrapreso nuove strade, a chi è subentrato, a chi non c’è più … Agli amici, alle famiglie, ai dirigenti, ai Sindaci, alla Città di Sulmona, a tutti i turisti, la nostra vera forza, a chi ci ha ostacolato, a chi ha creduto in noi, a chi si è affidato a noi ma anche al coraggio e alla perseveranza di ognuno di noi” concludono gli operatori.