FALEGNAMERIA DEL CARCERE LABORATORIO NAZIONALE MA NARDELLA AVVERTE: LOCALI PRECARI DA SISTEMARE SUBITO
Il laboratorio di falegnameria all’interno del carcere di massima sicurezza di Sulmona potrebbe diventare un centro di produzioe nazionale. A sostenerlo è Mauro Nardella, dirigente Uil Pa che avverte però sull’urgenza inderogabile di sistemare i locali del laboratorio attualmente in stato di precarietà. “Leggendo quanto riportato nel progetto sperimentale di intervento per il lavoro e l’inclusione attiva delle persone in esecuzione penale-Abruzzo ed avente l’obiettivo di avviare presso la Casa Reclusione di Sulmona la produzione di manufatti in legno idonei a soddisfare l’intero fabbisogno nazionale di arredi carcerari attraverso il lavoro dei detenuti, potremmo pensare che il laboratorio insistente nel carcere di Sulmona possa divenire un importante centro di produzione nazionale” afferma Nardella. “Se ciò fosse vero, e non avremmo motivo di dubitarlo visto che il bando esiste ed è facilmente acquisibile a mezzo web, si vedrebbe implementare un grande progetto in una struttura che, sembrerebbe, queste sono le voci che arrivano dai responsabili del settore lavorazioni del carcere, presenti importanti infiltrazioni di acqua. Inconveniente, questo, non di poco conto e che, soprattutto durante periodi nevosi come quello che ha visto coinvolta la Valle Peligna nelle settimane scorse, trasforma un impianto di ultima generazione in una quasi piscina olimpionica e con tutti i rischi che ne conseguono in materia di prevenzione e protezione” osserva il dirigente sindacale. Sicurezza e salubrità di tale portata andrebbero in contraddizione con quanto riportato nel bando soprattutto quando a dover essere presa in considerazione è la fattibilità di tale progetto. Di incidenti e morti sul lavoro se ne parla quasi quotidianamente.Di prevenzione e protezione molto meno. La UIL PA vuole rompere questo filone e, prima che ( si spera mai) i macchinari in uso dai falegnami del carcere portino, in caso di pioggia, anche il Penitenziario di Sulmona ad essere annoverato nella triste casistica INAIL, invitano i competenti responsabili a sistemare prima la logistica del laboratorio e poi alla realizzazione del progetto” conclude Nardella.