CENTO ANNI DEL MONUMENTO AI CADUTI

Fabio Maiorano – Superate le mille difficoltà interposte dal progetto lanciato nei primi anni del dopoguerra dagli studenti, il monumento ai Caduti è finalmente pronto al centro del piazzale che porta il nome del primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II: in forma di parallelepipedo è rivestito di lapidi di marmo bianco su cui sono incisi i nomi dei 179 eroi caduti nella Prima Guerra Mondiale. Nella parte anteriore spicca emblematicamente l’immagine del soldato morente che sostiene la vittoria alata, opera di Giovanni Granata, scultore sulmonese che da tempo ha uno studio con fonderia nella Capitale. Si era prospettata anche l’ipotesi di collocare il monumento in piazza 20 Settembre ma era stato lo stesso scultore, Giovanni Granata, a scegliere l’area davanti al palazzo vescovile, ritenuta più adatta per ospitare cerimonie e celebrazioni. Tutto merito del comitato studentesco pro-monumento che si era dato un gran da fare per raccogliere i fondi, anche organizzando spettacoli di prosa e piccoli concerti, e del contributo determinante che arrivò dalla colonia sulmonese negli Stati Uniti; per non dire dei redattori del giornale Il Popolo che  a più riprese invitarono i sulmonesi ad essere più generosi. La solenne cerimonia d’inaugurazione si celebrò domenica 2 aprile 1922, in un bagno di folla.