IN BICI, A PIEDI E A CAVALLO NELLE ANTICHE TERRE DEL VINO (video)
Il vino per l’enoturismo, per un turismo nuovo a beneficio del territorio da attraversare sulle due ruote, a piedi o in sella ad un cavallo. E’ questo in sostanza il progetto “Antiche terre di vini”. “Vogliamo valorizzare il vino, risorsa del nostro territorio, già valorizzata ma noi vogliamo darle contenuti anche culturali – precisa Rosa GIammarco, presidente della Casa delle Culture – rivendichiamo infatti, come già diceva Ovidio, l’antichità di queste terre e della coltivazione delle vigne. E questa antichità è il distintivo del nostro territorio. Un distintivo che invita i turisti a visitare questo territorio, tra Valle Peligna e Valle del Tirino, dove vini pregiati vengono prodotti, come il Montepulciano e il Cerasuolo d’Abruzzo, unendo alla conoscenza del vino e della sua stessa produzione, visitando le cantine, una conoscenza dei luoghi, dei monumenti, delle tradizioni e della cultura che caratterizzano il Centro Abruzzo”. Il progetto, dedicato all’enoturismo, è stato finanziato dalla Fondazione Carispaq e dalla Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia. Al riguardo il presidente della Fondazione, Domenico Taglieri e la presidente della Camera di Commercio, Antonella Ballone, hanno posto in rilievo l’importanza di questa collaborazione, tra i due enti, che non può che giovare al territorio, valorizzandone le peculiarità e risorse essenziali. Il progetto si caratterizzerà per una serie di eventi di promozione turistica, come il wine bus, accompagnando attraverso tour in autobus i turisti, bike & wine, attraverso il cicloturismo e walk & wine per chi preferisca la passeggiata turistica ed infine anche montando in sella, andando a cavallo lungo itinerari turistici. “La fondazione Carispaq è stata molto attenta e presente durante l’emergenza pandemia, impegnandosi nel campo della salute e del sostegno alle strutture ospedaliere – ricorda Domenico Taglieri – in questo momento di ripartenza la fondazione si è subito mossa per il rilancio del turismo. Un turismo diverso da quello al quale siamo abituati. E’ un turismo nel quale ogni cittadino si fa protagonista. E’ un turismo itinerante, che vuole valorizzare l’enogastronomia del territorio”. Un turismo già sperimentato con successo durante la Giostra d’Europa, quando diverse nazioni incontrandosi hanno valorizzato le proprie peculiarità, scambiandosi l’un l’altra i loro prodotti. “Abbiamo già finanziato quattordici di questi progetti attraverso la società di scopo Fondaq e stiamo preparando un nuovo bando, avendo riscontrato successo per questa nostra iniziativa” sottolinea il presidente della Fondazione Carispaq. Un’iniziativa rafforzata da corsi di formazione per tour operator. “In questo modo offriamo incentivo a quei giovani che intendono compiere un’esperienza nuova – conclude Taglieri – segnata dalla diretta partecipazione dei cittadini”.