IL LUNGO ADDIO AL PROFESSORE MARIO SETTA
Un lungo addio, un omaggio pieno di dolore e commozione, quello reso al professore Mario Setta questa mattina. In tanti hanno dato l’ultimo saluto al professore, docente di Filosofia e promotore di importanti iniziative culturali, a cominciare dal Sentiero della Libertà. Sacerdote smise la tonaca, dopo la sospensione “a divinis” e per una stagione fu anche consigliere comunale, a palazzo S.Francesco, eletto come indipendente nella lista del Pci, nel 1982. Davanti alla casa funeraria a commemorare Mario Setta è stata Maria Rosaria La Morgia, giornalista Rai e presidente dell’associazione culturale “Il Sentiero della Libertà” ricordando l’impegno sociale e culturale speso da Setta per tenere intatti i valori della Resistenza, della libertà e della democrazia. Subito dopo il feretro è stato traslato nel Campo 78, luogo-simbolo della prigionia delle truppe Alleate, che da lì dopo l’otto settembre 1943 avviarono il loro cammino di ritorno alla libertà, poi consacrato e reso memoria nel Sentiero della Libertà. Setta si è battuto, superando tanti ostacoli e tanti ritardi, per la riqualificazione e valorizzazione di quei luoghi, affinchè diventino meta di cittadini, in particolare i più giovani, che si avvicinino attraverso la visita di quel campo al ricordo e alla conoscenza della stagione della storia d’Italia e del nostro territorio, segnata dalla Resistenza al nazifascismo, anche nella forma della cosidetta “Resistenza umanitaria” che tanto fu cara allo stesso Setta e dalla nascita della democrazia. L’orazione funebre è stata tenuta da Carlo Fonzi, presidente dell’Istituto abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea. In coerenza alle sue idee il professore Setta non ha voluto funerali con rito religioso, quindi senza sacerdoti nè turiboli, nonostante la sua prima stagione da sacerdote. La salma sarà inumata lunedi mattina nel cimitero di Sulmona.
In verità, l’idea de “Il sentiero della libertà” è stata del preside del liceo scientifico , Ezio Pelino, che, per l’occasione, ottenne la presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, in piazza Garibadi, luogo di partenza del primo sentiero della libertà. Ciampi, insieme ad altri, fra cui Carlo Autiero, aveva percorso quel sentiero durante la guerra per raggiungere le terre liberate dagli Alleati al di là della Maiella.