RITI DELLA SETTIMANA SANTA, VIA LIBERA CEI ALLA RIPRESA DELLE PROCESSIONI

Il documento della Conferenza episcopale italiana sulla fine dello stato di emergenza covid, fissata per il prossimo 31 marzo, sancisce la ripresa della pratica delle processioni. E affida ai vescovi discrezionalità nelle decisioni al riguardo. Il documento Cei fa comunque tirare un sospiro di sollievo a Trinitari e Lauretani, animatori dei riti della Settimana Santa a Sulmona, conosciuti ovunque, la processione del Cristo Morto e la Madonna che scappa. “Tuttavia, la situazione sollecita tutti a un senso di responsabilità e rispetto di attenzioni e comportamenti per limitare la diffusione del virus” precisa il documento dei vescovi italiani, che dà suggerimenti e consigli al riguardo. Il documento ricorda infatti l’obbligo di indossare mascherine di protezione negli ambienti al chiuso, chiese comprese. Si tenga conto della regola del distanziamento. “Si predisponga quanto necessario e opportuno per evitare assembramenti specialmente all’ingresso, all’uscita e tra le persone che, eventualmente, seguono le celebrazioni in piedi” si legge ancora. Così pure restano gli obblighi di igienizzazione delle mani all’ingresso dei luoghi di culto. Lo scambio della pace deve avvenire senza strette di mano. La comunione andrà distribuita ancora nella mano e con il sacerdote che indossa la mascherina. Non potranno partecipare alle celebrazioni quanti hanno sintomi influenzali o sono in stato di isolamento. Sempre da favorire il ricambio dell’aria, prima e dopo le celebrazioni. “Nella considerazione delle varie situazioni e consuetudini locali si potranno adottare indicazioni particolari. Il discernimento degli Ordinari potrà favorire una valutazione attenta della realtà e orientare le scelte” conclude il documento, che in buona sostanza affida ai vescovi la piena discrezionalità sulle decisioni riguardanti le celebrazioni, soprattutto delle processioni.