IL CONSORZIO BATTE CASSA, TRA I MOROSI C’È ANCHE LA CURIA
I tanti creditori bussano continuamente alla porta e nel Consorzio di Bonifica alle prese con una forte mancanza di liquidità, scatta l’operazione recupero nei confronti dei morosi. Il commissario Adelina Pietroleonardo ha stilato un piano per far rientrare nelle anemiche casse dell’ente oltre 2 milioni di euro vantati dal Consorzio nei confronti di enti pubblici, come la Curia e il ministero della Difesa, ma anche di note aziende e agricoltori. Un debito accumulato negli anni a causa di una procedura per cui l’ente di riscossione, in questo caso la Soget, inviava l’atto ingiuntivo ai morosi solamente dietro espressa autorizzazione del Consorzio come stabilito in un precedente regolamento. Una procedura che ha fatto accumulare crediti mai riscossi che si sommano al blocco dei pagamenti attuato negli ultimi due anni, 2020 e 2021, a causa dell’emergenza sanitaria. Ora, per volere del nuovo commissario, determinata a riscuotere i debiti fino all’ultimo centesimo, l’ente di riscossione è stato autorizzato a inviare i decreti ingiuntivi a tutti i morosi. In cima alla lista c’è la Curia il cui debito stimato ammonta tra gli 80 e i 90mila euro (circa 20mila euro all’anno). Il debito vantato nei confronti della Difesa riguarda, invece, la polveriera di Pratola Peligna. In tutto il Consorzio di bonifica Aterno-Sagittario vanta 2,2 milioni di euro di debiti, la gran parte da riscuotere nella Valle del Tirino. In particolare le somme da recuperare sono: 800mila euro fino al 2017, 229mila nel 2018, 219mila nel 2019, 412mila nel 2020 e 562mila nel 2021. Si tratta di tributi di enti e aziende proprietari di terreni che ricadono nel comprensorio del Consorzio di bonifica Aterno-Sagittario. Tra i debitori molti hanno intentato causa perdendola con il risultato che ora dovranno onorare quanto dovuto al Consorzio.