SCUOLA ELEMENTARE LOMBARDO RADICE, TUTTO DA RIFARE

Il Comune di Sulmona ricorre ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza per demolire e ricostruire la scuola primaria Lombardo-Radice. La struttura, chiusa ormai da quattro anni, potrebbe essere destinataria dei fondi messi in campo dopo la pandemia per il rilancio dell’economia nazionale. Ne sono convinti a palazzo a San Francesco da dove nei giorni scorsi è partita una richiesta al Governo di circa 5 milioni di euro che saranno necessari per buttare giù l’edificio esistente, che negli ultimi anni è stato anche scenario di incendi dolosi, e ricostruirlo con tutti gli standard moderni. Si ricomincia quindi da capo e lo si fa percorrendo una strada che, secondo l’amministrazione Di Piero, potrebbe essere proprio quella giusta. L’edificio, infatti, era stato chiuso dopo le scosse di terremoto del 2016 perchè pioveva all’interno e per problemi strutturali e, in base a quanto stimato all’epoca, doveva essere riaperto di lì a pochi mesi. Invece negli anni il cantiere non è mai partito e a causa di alcuni problemi burocratici non si è mai arrivati a capo della situazione. Per questo il vicesindaco con delega ai Lavori pubblici, Franco Casciani, dopo aver esaminato la questione ha deciso di dare una sterzata al progetto e di puntare su un maxi finanziamento che, se accordato, darebbe la possibilità a Sulmona di avere una scuola moderna e funzionale.

Scuola elementare Lombardo Radice di viale Togliatti

“Purtroppo abbiamo probabilmente perso il finanziamento del Ministero di 1.150.000 euro”, ha precisato Casciani, “c’è una procedura amministrativa condotta dalla precedente giunta che non è andata a buon fine. C’è anche una contestazione in corso con la ditta sulla quale stiamo lavorando. Stando così le cose, ed essendo di fatto tutto fermo da mesi, abbiamo deciso di chiudere con il passato e avviare una nuova procedura con il Pnrr, chiedendo 4.950.000 euro per la demolizione e la ricostruzione della Lombardo-Radice. Se la richiesta verrà accolta procederemo spediti, altrimenti, come piano B, avendo già ottenuto il finanziamento di 4 milioni e mezzo di euro per un edificio  per l’infanzia potremmo realizzare la struttura al posto della Lombardo Radice e creare un polo scolastico”.