L’OMAGGIO DI PRATOLA PELIGNA ALLE VITTIME DELLE FOIBE E AGLI ESULI GIULIANI

Era una tragedia a lungo rimasta nell’ombra e tornata alla luce con una legge dello Stato del 2004. Oggi anche a Pratola Peligna è stato reso omaggio ai martiri delle foibe, vittime innocenti di brutalità criminale e agli esuli, costretti ad abbandonare le loro terre. Un mazzo di fiori è stato deposto dal sindaco Antonella Di Nino ai piedi della croce che ricorda quell’eccidio. Accanto alle autorità civili, militari e religiose, tanti cittadini, in particolare giovani, hanno partecipato alla breve cerimonia nel Giorno del ricordo. “Esattamente un anno fa, intervenendo nella celebrazione del Giorno del Ricordo della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, e del ricordo delle sofferenze, dei lutti e dell’esodo a cui furono costrette le comunità italiane dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlò di “orrore che colpisce le nostre coscienze, che lascia un segno indelebile nella storia della tragedia della Seconda Guerra Mondiale per il tanto sangue innocente che bagnò quelle terre” ha ricordato il sindaco Di Nino. “Un messaggio forte e pieno di significato, per una pagina di storia che provocò morte e dolore per tanti nostri connazionali, vittime delle milizie del regime di Tito nelle drammatiche e complesse vicende di quel periodo storico nel nostro confine orientale. Oggi, a distanza di anni, appare doveroso sottolineare il ruolo che anche la conoscenza e il ricordo di quella tragedia assumono nella ricostruzione della memoria, che resta condizione per affermare pienamente i valori di libertà, democrazia e pace. Un percorso reso possibile anche grazie al contributo delle associazioni degli esuli, per riportare alla luce vicende tante e troppe volte dimenticate” ha concluso il sindaco.