AREE PROGETTO SNAI, MASTRANGIOLI (CGIL): OCCASIONE DA NON PERDERE PER SULMONA E PER LA VALLE PELIGNA
Nel mese di Novembre il Ministro Mara Carfagna ha invitato i Presidenti delle Regioni ad avviare l’iter per la selezione delle nuove Aree Progetto da inserire nella nuova programmazione 2021-2027 della Strategia Nazionale delle Aree Interne (SNAI). A ricordarlo è Enio Mastrangioli, segretario territoriale del sindacato pensionati Cgil. “Come è noto, con la SNAI si è inteso e si intende tuttora rivitalizzare le aree più interne e fragili del Paese, quelle più distanti dai cosidetti “Poli”, al fine di contrastare, bloccare, il processo di spopolamento e impoverimento in atto da anni in tali territori. Tale processo si può invertire grazie alla realizzazione di Progetti di Sviluppo specifici per le Aree Progetto, costruiti mediante logiche associative e partecipative da parte di tutti i soggetti sociali, economici e istituzionali locali, a partire dal ruolo centrale dei Comuni. Obiettivo centrale della SNAI è quello di garantire i fondamentali diritti di cittadinanza nelle aree più periferiche e in sofferenza, quali quelli relativi ai presidi sanitari, alla formazione scolastica, alla mobilità e alle connessioni internet: requisiti fondamentali per rendere appetibili tali territori, per favorire la permanenza degli attuali residenti e attrarre nuove presenze” sottolinea Mastrangioli. Nella passata Programmazione sono state individuate 72 Aree Progetto, che in questi anni hanno definito ognuna la propria Strategia d’Area, sottoscritto gli Accordi Programma Quadro (APQ) con il Ministero, con risorse a disposizione pari a 1 miliardo e 127 milioni di Euro. In Abruzzo sono 5 le Aree Progetto individuate e operanti: Basso Sangro-Trigno; Valfina-Vestina-Valle Roveto; Subequana; Alto Aterno-Gran Sasso-Laga.Con la nuova riclassificazione, avviata dal Ministero nei mesi scorsi per ridisegnare la nuova mappatura dei Comuni italiani, in Valle Peligna risultano 7 Comuni come “Intermedi” (tra questi Sulmona) e ben 9 come “Periferici”, in base alla distanza e tempo di percorrenza rispetto al “Polo” rappresentato dalla Città dell’Aquila. “Tali requisiti, utilizzati in passato per individuare le Aree Progetto, consentono al nostro territorio di candidarsi ad essere scelto come nuova Area Progetto per la Regione Abruzzo, così da avviare un virtuoso percorso progettuale associato e integrato, con l’obiettivo di fornire servizi e occasioni di sviluppo alle realtà più decentrate, ai Comuni più piccoli e in sofferenza. E’ opportuno, se non già provveduto, che i nostri Comuni intervengano con unità e decisione nei confronti della Regione Abruzzo affinchè decida in merito” conclude l’esponente sindacale.