EXPÒ DUBAI: MARSILIO, APRIRE MERCATO DEGLI EMIRATI AD AZIENDE ABRUZZESI (Video)

Dal Padiglione dell’Italia all’Expo 2020 alla Camera di Commercio italiana a Dubai. La due giorni istituzionale della delegazione abruzzese nel centro degli Emirati Arabi, capeggiata dal presidente della Giunta regionale Marco Marsilio, ha conosciuto oggi “la parte più interessante e stimolante della missione”, grazie all’incontro con i referenti della Camera di commercio italiana che conoscono e studiano le dinamiche del mercato emiratino. “Momento utile e fruttuoso per sviluppare e incrementare la presenza delle nostre aziende in questo mercato – ha detto il presidente Marsilio -. Dubai è una piazza finanziaria importante ma anche un luogo dove si concentra una parte importante della ricchezza del mondo e questo ci serve per capire meglio dove orientare le nostre aziende per ampliare i mercati di riferimento. L’Abruzzo ha potenzialità e idee per intercettare questo mercato; ora bisogna lavorare per creare tutte le condizioni. La nostra presenza qui a Dubai ha soprattutto questa chiave di lettura accanto a quella della presenza istituzionale in occasione dei Regional day dell’Expo al Padiglione Italia”.

il presidente Marco Marsilio, il responsabile ministero Economia Khalifa Al Shabiri e l’assessore Daniele D’Amario

In mattinata il Presidente Marsilio, l’assessore allo Sviluppo economico Daniele D’Amario e i delegati delle Camere di Commercio hanno incontrato il responsabile per gli affari commerciali del ministero dell’Economia, Khalifa Al Shabiri, che ha presentato l’idea di futuro e di sviluppo degli Emirati Arabi. A capo di un Centro di innovazione e incubazione di idee, Al Shabiri ha illustrato l’organizzazione governativa emiratina e l’idea di innovazione e sviluppo con il programma 2071 quando Dubai compirà i suoi primi cento anni di vita. “Noi dobbiamo avere le capacità – ha sottolineato il Presidente Marsilio – di creare una sintesi tra il forte radicamento nella storia della nostra realtà e un paese che è proteso verso il futuro ma che non rinuncia ai valori della storia”.