QUIRINALE, IL POLO “FERMI” ALLA LECTIO MAGISTRALIS DEL PROFESSORE AINIS
ll Polo “Fermi” partecipa, insieme a tutte le scuole secondarie di secondo grado d’Italia ad un evento online organizzato dalla rivista di settore la “Tecnica della Scuola”. La lectio magistralis, gratuita ed aperta a tutti gli studenti della nostra penisola, sarà tenuta giovedì 20 Gennaio, a partire dalle 10, dal costituzionalista Michele Ainis, in conversazione con il vice direttore della testata giornalistica promotrice dell’evento, Reginaldo Palermo ed indirizzerà i ragazzi italiani ad avvicinarsi ad un evento politico importante della nostra Repubblica: l’elezione del presidente della Repubblica. La scuola, nell’ambito dei compiti formativi indirizzati a tutti i giovani che accoglie, ha il dovere di evidenziare i processi, le dinamiche, i retroscena degli eventi correlati alla nostra storia e ai nostri valori costituzionali, depurandoli dagli aspetti populistici e banali che, purtroppo, la cronaca spesso evidenzia e trasmette. Pertanto, le imminenti elezioni del nuovo presidente della Repubblica italiana, rappresentano un’opportunità di studio e di consolidamento dei valori civici e politici della nostro paese, oltre che un momento di approfondimento e di riflessione di tutti e per tutti. L’occasione formativa nazionale va colta per consolidare valori e principi fondanti e per diventare cittadini liberi e consapevoli.
Questo imbecille da televisione, con tutta una sua elevazione ha dichiarato alla Rai
” adesso gli italiani oltre ad essere tutti allenatori della nazionale sono diventati anche tutti costituzionalisti”. Come se la Costituzione la capisse solamente lui.
Allora già il grande enorme paradosso costituzionale dove, in presenza di una Costituzione repubblicana che afferma che in Italia siamo tutti uguali in ogni condizione, succede, che proprio invece la Corte Costituzionale che la Costituzione dovrebbe salvaguardare non dialoga per supposta superiorità ;forse di conoscenza come Ainis; non dialoga in parità con il popolo italiano se ogni suo singolo cittadino non può rivolgersi direttamente alla Corte , anche per eventi di legittimità delle leggi nelle loro applicazioni che i cittadini debbono affrontare direttamente, trovandosi costretti in questo fenomeno poi a perderci centinaia di milioni di euri , quando, questo privilegio, è concesso in strana ipotesi soltanto ad un indifferente giudice ordinario che notoriamente proviene in risalita dalla povertà di minore estrazione sociale.
Certamente il rovinoso disastro morale e debitorio dell’istituzione pubblica italiana e che mantiene la Nazione nella più alta statistica, pari tra le peggiori più corrotte del terzo mondo, è cagionato dalla totale completa inapplicazione; mediante la permanenza gerarchica di leggi precedenti di stampo sabaudo-fascista; di norme ed adempimenti di uguaglianza giuridica espressamente reclamati nei principali articoli della Costituzione stessa che, questo rapsodo di scazzate ,al contrario non,o finge, di non vedere propagandando che tutto va bene.