PETRALIA CAPO DEL DAP: IL TRIBUNALE E’ GARANZIA DI UNA SOPRAVVIVENZA DIGNITOSA DEL CARCERE
Un appello per la salvaguardia del tribunale di Sulmona arriva dal capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, il magistrato Bernardo Petralia, questa mattina in visita nel carcere di Sulmona. Ricordando che in anni passati è stato Procuratore della Repubblica, in una cittadina che rischiava costantemente di perdere il tribunale, Petralia ha detto di sapere bene “quanto è importante il binomio tra carcere e tribunale”. “Ecco perchè secondo me tutti gli attori territoriali e non, istituzionali e locali, devono battersi affinché questa istituzione possa permanere. L’esistenza di un tribunale è una garanzia anche per la sopravvivenza dignitosa della casa circondariale” ha sottolineato Petralia. Riguardo invece al carcere il capo del Dap ha dichiarato di aver constatato molti aspetti positivi “come confermato dalla voce e dalle stesse parole dei detenuti alcuni dei quali hanno detto che qui si trovano molto meglio che in altri istituti”. “Le criticità ci sono e riguardano le strutture e il personale, a maggior ragione della prossima apertura del nuovo padiglione di duecento posti – ha precisato – Abbiamo già iniziato i collaudi e su questo c’è la necessità improcrastinabile di iniziare l’invio di personale di polizia penitenziaria, e non solo, che possa servire in funzione di questo nuovo incremento dell’istituto di Sulmona destinato ad essere di rilevante portata”. Al riguardo però Petralia ha fatto appello alle istituzioni territoriali, in particolare al Comune di Sulmona, per attivare progetti di lavoro nei quali impiegare detenuti. “La criticità che più mi tocca è la carenza d’impiego per i detenuti, l’aspetto trattamentale – ha spiegato Petralia – Un aspetto che va incrementato e che deve fare i conti con l’amministrazione che io rappresento, con tutte le possibilità che l’amministrazione ed il ministero consentono ma anche il territorio deve farsi carico di un istituto di questa portata e offrire opportunità di lavoro più possibili”. “Anche il garante dei detenuti si è fatto parte attiva e diligente per promuovere un possibile accordo a più voci e a più fatti, con l’ente principale che è il Comune di Sulmona – ha aggiunto – Qui c’è gente che ha talento, che ha mestieri tra le mani a cui garantire lavoro in modo da poter vivere dignitosamente come la Costituzione prevede”. Infine sull’emergenza coronavirus, che ha interessato in passato anche l’istituto di piazzale Vittime del dovere, il capo del Dap ha ricordato che “Sulmona è stata al centro di un focolaio veramente importante e dò atto al direttore e al comandante di essersi impegnati per esorcizzare questo fantasma grande pericolo che l’anno scorso ha fatto registrare numerosi ricoverati e numerosissimi contagiati. Quest’anno i contagi aumentano in tutta Italia e anche nelle carceri. Noi ce la stiamo mettendo tutta per attivare e incrementare il colloquio con le autorità sanitarie, noi non abbiamo una sanità penitenziaria, alle quali chiediamo di avere un’assistenza migliore, per tamponi, per risolvere il problema dei contagi ma che non deve trascurare l’assistenza a chi soffre di altre patologie”.