CHEF SULMONESE PREPARA CENA DI INIZIO ANNO PER I PIÙ FAMOSI ATTORI DI BROADWAY

Era stato costretto a chiudere il suo ristorante a Sulmona e a emigrare perché in quegli anni non c’era tanto spazio in città. Ora Claudio Antonucci, detto “il Musichiere”, 62 anni sulmonese purosangue, è titolare di uno dei ristoranti più famosi di London Derry “La Sosta” ed è considerato uno degli chef più rinomati dell’Irlanda del Nord. La sua fama è diventata tale che uno dei maggiori produttori cinematografici di Broadway, John Gore, ha voluto che fosse lui a preparare la cena di avvio del nuovo anno, in cui erano presenti numerosi e attori famosi e personaggi del jet set britannico tra i quali l’attore-regista Andy Serkis,

Claudio il Musichiere con John Gore e Andy Serkis

diventato celebre grazie alla sua interpretazione del personaggio di Gollum/Smeagol nella trilogia cinematografica del Signore degli Anelli. La cena si è tenuta nella villa di John Gore, che si trova nella parte più a Nord dell’Irlanda che confine con l’oceano Atlantico, negli stessi luoghi dove il celebre regista e produttore cinematografico, ha girato molti dei suoi film. “Causa covid, la cena stava per saltare”, rivela lo chef sulmonese, “Ma Gore ha voluto fortemente rispettare una tradizione che va avanti ormai da molti anni, riducendo il numero degli invitati e disponendo tamponi rapidi per tutti, in modo da poter garantire la massima sicurezza a tutti i commensali”. Particolare il menù della serata, a metà tra la tradizione abruzzese e il top della gastronomia irlandese: Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, timballo di melanzane, ravioli ricotta e spinaci con ragù di ortaggi e zafferano. Come secondo piatto “Il Musichiere” ha proposto un filetto irlandese con funghi porcini e tartufo nero di Ateleta, chiudendo con il classico tiramisù. Molti degli attori present alla cena sono arrivati con jet privati, e sono rimasti ospiti nella bellissima residenza di John Gore, quasi un hotel a 5 stelle, dotato di tutti i servizi: salone per gli eventi con cucina professionale, un piccolo teatro, sala di registrazione e persino gli arredamenti di un pub, acquistati a Dublino, smontati e rimontati in uno spazio della villa. Con Claudio Antonucci c’erano anche cinque componenti dello staff del suo ristorante.