SCANNO SENZA MEDICO DI BASE, IL SINDACO PROPONE SOLUZIONE-PONTE A REGIONE E ASL
Una “soluzione ponte” che consenta l’assegnazione di un medico di Medicina Generale per la zona carente di Scanno, ricordando nel contempo la necessità di estendere il Servizio 118 dalle attuali dodici ore a ventiquattro ore, non sottovalutando l’esigenza di assicurare anche la presenza del Pediatra di Base che a Scanno è assente da circa 22 anni” è stata proposta già dal 16 novembre scorso dal sindaco di Scanno, Giovanni Mastrogiovanni, a proposito della carenza di personale medico nel distretto sanitario di base. L’argomento, sollevato anche dal circolo locale del Pd, sarà al centro della prossima seduta del consiglio comunale già convocata per lunedì 29 novembre. Il sindaco con una lettera inviata al ministro della Salute, al presidente della Regione, all’assessore alla Sanità e al direttore della ASL1Abruzzo, ha rappresentato la “condizione di grave disagio che sono costretti a subire molti cittadini di Scanno e dell’Alta Valle del Sagittario, per l’ insufficiente offerta dei minimali servizi sanitari”. “Alla già segnalata criticità generatasi, da circa un anno, a seguito della sospensione del servizio erogato dall’ambulatorio vaccinale presso il Distretto Sanitario di Base del nostro Comune, che costringe neonati e genitori a dover percorrere, circa settanta chilometri lungo un tracciato non certo agevole, per raggiungere la prima sede utile in Sulmona, da qualche mese si è aggiunta anche una ulteriore e ben più grave criticità legata alla assenza di un medico di base titolare di condotta” ha sottolineato Mastrogiovanni.Infatti con il pensionamento del precedente professionista, avvenuto circa un anno fa, l’Azienda Sanitaria ha inizialmente provveduto alla nomina temporanea di un medico, nelle more dell’espletamento del rituale bando. A bando espletato però nessun professionista vincitore ha scelto di coprire la “zona carente” di Scanno ed il medico che aveva scelto di assumere la condotta nel vicino Comune di Villalago, a seguito dei provvedimenti giudiziari di cui è stato destinatario, non ha mai preso servizio. “Questa situazione ha costretto una parte della popolazione a scegliere medici titolari di condotta operanti in un altro Comune del comprensorio di riferimento, che in alcuni casi hanno lo studio distante anche 120 km di strada di montagna, tra andata e ritorno. Altra parte di cittadini si trovano al momento senza un medico di fiducia, in attesa che la situazione trovi una soluzione e nella speranza di non dover avere necessità dicure. Le conseguenze pregiudizievoli che ne derivano sono facilmente immaginabili e con l’imminenza della stagione invernale alle porte, esse saranno ulteriormente aggravate soprattutto se si considera l’elevata percentuale di popolazione anziana” ha precisato il sindaco, aggiungendo che tale grave condizione riguarda anche altri centri minori delle aree interne.