L’AQUILA RADDOPPIA IL BINARIO GUARDANDO AL LAZIO E ALLE MARCHE
L’Aquila raddoppia il binario. Uno stanziamento di 40 milioni di euro finalizzato alla realizzazione di uno studio di fattibilità e alla progettazione della velocizzazione del tracciato ferroviario tra Roma e la città di Ascoli Piceno e il collegamento tra Rieti e L’Aquila, al fine di garantire un nuovo percorso tra la Capitale e le aree interne colpite dai sismi del 2009 e del 2016. È il contenuto di un emendamento alla legge di bilancio predisposto dal presidente della Regione, Marco Marsilio, d’intesa con il collega della Regione Marche, Francesco Acquaroli, raccogliendo le sollecitazioni dei sindaci dell’Aquila, Pierluigi Biondi, di Rieti, Antonio Cicchetti, e di Ascoli, Marco Fioravanti. Interventi da realizzare sul tracciato già esistente, rivisitando il progetto già finanziato dal Cipe nel 2006 in modo da inserire il capoluogo d’Abruzzo lungo la direttrice che da Roma conduce sino ad Ascoli Piceno. “Un provvedimento che se approvato rappresenterebbe il primo passo verso il superamento di un importante gap infrastrutturale esistente tra aree interne ed aree costiere, facilitando la connessione tra il versante adriatico e quello tirrenico, abbattendo i tempi di percorrenza in partenza e in arrivo verso la Capitale”, spiega Marsilio. “Un elemento qualificante per i territori del centro Italia colpiti dai terremoti e che scontano già un grave ritardo infrastrutturale, dove al processo di ricostruzione in atto va necessariamente affiancato un programma di sviluppo e rilancio che non può prescindere da una rete di comunicazioni moderna, in grado di coniugare trasporti e sostenibilità ambientale e sulla quale stiamo lavorando con determinazione” aggiunge il presidente Acquaroli. “Le sfide decisive che si prospettano all’orizzonte, a partire da quell’utilizzo delle risorse del Pnrr e del fondo complementare, impongono scelte in grado di incidere, positivamente, sulle prospettive dei territori appenninici che, unitariamente, chiedono al Parlamento di adottare misure volte ad agevolare la vivibilità delle comunità ed aumentare l’attrattività per famiglie e imprese”, sottolineano i tre primi cittadini. “La proposta è frutto di una importante rete tra i territori e concertazione tra amministratori. Per tale ragione è auspicabile un’ampia condivisione da parte di tutte le forze politiche nei confronti di una proposta normativa valida che delinea una visione strategica per il futuro dei cittadini e, soprattutto, dei loro figli”, concludono i due presidenti e i sindaci.