PRESIDENZA DEL CONSIGLIO COMUNALE, ANCORA UNA FUMATA NERA
Ancora una fumata nera al termine della seconda giornata di “conclave” in cui si è chiusa la maggioranza alla ricerca di trovare l’accordo sul nome di chi dovrà presiedere il consiglio comunale. Dopo aver incassato il vicesindaco e ottenuto numerose e importanti deleghe, il partito democratico sta alzando il prezzo pretendendo che quel posto, che vale prestigio istituzionale ma anche un bel gruzzolo di soldini, vada alla presidente del circolo cittadino Teresa Nannarone. Numerosi sono stati i tentativi da parte degli altri gruppi della coalizione di centrosinistra che ha eletto il sindaco Gianfranco Di Piero, di far “ragionare”, il consigliere comunale Mimmo Di Benedetto scelto dal partito di Letta per portare avanti le trattative. Ma fino a ieri sera l’accordo non è arrivato. Un “contrattempo” che sta creando non pochi problemi al sindaco Gianfranco Di Piero che, anche ieri, non ha fatto nulla per nascondere il proprio disappunto provocato dal comportamento intransigente assunto dal partito democratico che non ne vuole proprio sapere di rinunciare alla poltrona della presidenza del consiglio. Oggi la maggioranza tornerà a riunirsi nella speranza che si riesca a trovare la quadra a una situazione che si sta facendo sempre più delicata e che rischia di provocare pesanti ripercussioni per un’amministrazione che deve ancora insediarsi a Palazzo San Francesco. In lizza, per presiedere il consiglio comunale come più volte detto in questi giorni, ci sono il medico Maurizio Proietti, eletto nella lista Sulmona Liberi e Forti e risultato il più votato dell’intera coalizione, e Teresa Nannarone. Fino a giovedì scorso sembrava tutto fatto con Proietti già virtualmente in fascia Giallorossa, i colori del Comune di Sulmona. E sul suo nome sembravano d’accordo tutti, maggioranza compreso il Pd e opposizione. Tant’è che Proietti ha partecipato insieme al sindaco a tutte le uscite ufficiali degli ultimi giorni, processione di Ognissanti e celebrazioni del 4 Novembre. Poi, all’improvviso la situazione si è ingarbugliata, e questo subito dopo l’ufficializzazione della giunta da parte del sindaco Di Piero, con il Pd che dopo aver ottenuto il vicesindaco e una serie di importanti deleghe, ha rimesso in discussione il nome di Proietti, rivendicando quel posto per Teresa Nannarone. Un nome, quest’ultimo che l’opposizione non vuole proprio sentire pronunciare. Oggi, se dal Pd iniziano a ragionare, si dovrebbe arrivare all’accordo. Altrimenti da domani, la maggioranza rischia di spaccarsi già prima dell’insediamento in consiglio comunale. I fuochi d’artificio sono già iniziati.
Serata di gala per la Nannarone? questa foto gira da 10 anni la trovo sconveniente…
Io, in questa verità di Covid, mi trovo riconoscente verso quegli antichi sapienti delle prime civiltà africane che, in mancanza di medicinali, favorirono legalmente la pratica delle mutilazioni genitali femminili ,come estrema ratio o ,male minore che si voglia dire, per contrastare il diffondersi di pandemie a trasmissione sessuale, salvandoci forse ora ,nelle generazioni, la vita. La mancanza assoluta di moderne infrastrutture sanitarie in vaste zone dell’ Africa. e del terzo mondo ,talché non sono stati raggiunti, se non in minima misura,dalle vaccinazioni Covid se non esistono assolutamente medici di base e farmacie in ogni paesello come in Italia CONSIGLIEREBBE ;benché una tambureggiante politica nazifemminista di derivazione nordica; di mantenere intatte a loro giudizio, quelle ,drastiche ma efficaci, norme igienico sanitarie dove le mutilazioni sopperiscono alla assenza logistica di strutture ed alla pronta disponibilità di vaccini o di medicinali antibatterici antivirali etc.etc. e che il ricco mondo occidentale non sa ,oltre le proprie interferenze, fornire.