“RITROVARE SULMONA, RESTITUIRE UNA SPERANZA ALLA CITTA'”, DI PIERO LANCIA LA SUA BATTAGLIA ELETTORALE
“Ritrovare Sulmona, ridare una speranza ai giovani, agli uomini e alle donne di questa città, vogliamo essere punto di riferimento per le persone anziane, vogliamo una città che si riprenda e torni a camminare. Una città che torni a vivere, nell’orgoglio, nella fierezza, nella dignità e laboriosità della propria gente”. Emozionato, appassionato, commosso Gianfranco Di Piero, candidato sindaco della coalizione LiberamenteSulmona ha concluso, tra applausi ed una vera e propria standing ovation, il suo discorso di poco più di trenta minuti, per presentare alla città la sua candidatura e le cinque liste a suo sostegno. Conclude il discorso citando Giuseppe Capograssi, in un brano del 1923 che nei “Pensieri a Giulia” descrive la sua città. Nell’affollato cortile di palazzo San Francesco Di Piero sale sul palco dopo la presentazione delle liste di Sbic, con Catia Di Nisio, il M5s con Attilio D’Andrea, il Pd con Franco Casciani, Intesa per Sulmona con Amedea Di Stefano e Sulmona Libera e Forte con Maurizio Proietti. Ama le citazioni Di Piero e ricordando un passo della Divina Commedia (“libertà va cercando ch’è si cara) precisa che la coalizione ha scelto di chiamarsi LiberamenteSulmona perché fatta da cittadini liberi che hanno scelto, senza condizionamenti di sorta, di candidarsi al Consiglio comunale. La città deve cambiare metodo, riconquistandosi una sua classe dirigente. In proposito Di Piero ricorda le grandi tradizione politiche sulmonesi, incarnate nei nomi di politici di rango come Giuseppe Bolino, Domenico Susi, Franco La Civita e Carlo Autiero. Scioglie poi ogni equivoco sul suo passato, perchè, “non bisogna aver paura della verità perchè è sempre illuminante” come insegnava Aldo Moro. Ammette che cinque anni fa ha invitato a votare il sindaco Annamaria Casini e “può accadere non si condivida più un’esperienza” e qui coglie la palla al balzo per stigmatizzare il licenziamento del sindaco, senza una parola di ringraziamento, che è un fatto di stile e di educazione. Sul “milione di transiti in autostrada in un anno” e sui mille posti di lavoro Di Piero non risparmia frecciate all’avversario Gerosolimo. Poi passa al programma amministrativo proposto per la città del futuro. Per il candidato sindaco di LiberamenteSulmona dovrà essere una città delle pari opportunità per tutti, della meritocrazia e non del clientelismo, con un centro storico, oggi unico in Abruzzo, che torni a vivere, con uffici e scuole ed una città con una rete di servizi sociali, a cominciare da una sanità che funzioni in pieno. E poi una città che ritrovi la sua identità culturale, cominciando dalle scuole. Di Piero pensa al Liceo classico, con la sede storica chiusa da dodici anni ma anche al ritorno dell’istituto tecnico De Nino-Morandi, rammentando le responsabilità del trasferimento a Pratola Peligna. Il programma poi punta sull’istituzione del Premio internazionale Ovidio e la riattivazione del Centro studi Ovidiani, eredità di un intellettuale sulmonese come Giuseppe Papponetti. E la riapertura della Biblioteca comunale in piazza Tommasi. Una città che deve ritrovare il ruolo di città-territorio, parte integrante della Valle Peligna. “Perchè ritrovare Sulmona? – ha spiegato in conclusione Di Piero – perchè la città ritrovi un ruolo che ha perso, riannodando un rapporto anche con i tanti professionisti sulmonesi che qui si sono formati e che sono andati fuori perchè qui non c’era possibilità di realizzare a pieno le proprie capacità e tanti di loro hanno illustrato sé stessi e Sulmona e sono una nostra Sulmona”. Di Piero fa un nome per tutti Claudia Pingue. “Ritrovare Sulmona, la città che abbiamo conosciuto, che aveva un ruolo importante nelle strategie regionali e nazionali” conclude accompagnato da un lungo applauso.
Un belliisimo programma. Speriamo che, se eletto, riuscirà a realizzare